L’Europa si interroga sulla giustizia penale nel cyberspazio

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L’incremento dell’utilizzo delle nuove tecnologie impone di alzare la guardia nel contrasto ai reati legati al mondo della criminalità informatica. Il cosiddetto cyberspazio, infatti, costituisce terreno fertile per reati di varia natura, in costante aggiornamento e in alcuni casi ancora da definire.

E’ per questo che le autorità di giustizia penale del mondo intero si trovano ad affrontare delle sfide sempre più complesse. La criminalità informatica, in alcuni casi, può rappresentare una minaccia ai valori fondamentali degli Stati e della società.

Questi gli argomenti al centro della conferenza internazionale “La giustizia penale nel cyberspazio”, in programma a Bucarest nell’ambito della Presidenza romena del Consiglio dell’Unione europea. Obiettivo del meeting è quello di condividere e promuovere soluzioni per contrastare il fenomeno, incoraggiando la cooperazione multilaterale, e garantire lo Stato di diritto anche nel cyberspazio.

Ad avviare i lavori Tudorel Toader, ministro romeno della Giustizia, e Gabriella Battaini-Dragoni, vicesegretario generale del Consiglio d’Europa. A rappresentare l’Italia sarà Michele Fini, magistrato addetto all’ufficio I della Direzione Generale della Giustizia Penale.