25 aprile, Nordio: “Ne farei una Festa europea”

Altare della Patria (foto del Ministero della giustizia)
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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, oggi – 25 aprile – in occasione della Festa della Liberazione nazionale, partecipa alle cerimonie di commemorazione che si tengono a Treviso, sua città natale.

La deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei caduti, poi la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Città.

Durante l’intervento a margine della cerimonia, nell’evidenziare che “la Resistenza all’invasione e alla tirannide nazifascista è stata un fenomeno europeo” che ha interessato tutti i Paesi coinvolti nella seconda guerra mondiale, il Guardasigilli si sofferma sulla “gloria della Resistenza italiana”.

Una Resistenza “diffusa” che – aggiunge il Ministro – “ebbe un riconoscimento militare da parte degli alleati”. I generali Dwight Eisenhower e Mark Clark, ricorda Nordio “dissero e scrissero che il contributo militare dei partigiani fu essenziale e importante per l’avanzata degli alleati in Italia”.

Idee che il ministro Nordio espone anche durante la partecipazione – domenica 23 aprile – a Che tempo che fa su Rai 3, interpellato da Fabio Fazio proprio sulla celebrazione della Liberazione dal nazifascismo, aveva detto: “Se fosse per me il 25 aprile dovrebbe diventare non solo una festa nazionale ma una festa europea, perché la Resistenza non fu un fenomeno esclusivamente italiano”. E proseguendo con la sua riflessione, ha precisato: “Ne farei una Festa europea” perché “la sconfitta del nazifascismo è un elemento che deve unificare le democrazie”.

Le iniziative cittadine proseguono nel pomeriggio con il concerto della Banda musicale cittadina “ D. Visentin”.

Alle celebrazioni ufficiali, Carlo Nordio aggiungerà l’ascolto della ‘Passione secondo San Matteo‘ di Johann Sebastian Bach, volendo rivolgere il suo pensiero intimo alla memoria degli italiani, soldati e partigiani, e degli alleati anglo-americani, morti per la libertà.