Trentasette anni fa l’assassinio di Antonino Burrafato

Antonino Burrafato, Vice Brigadiere Agenti di Custodia ucciso dalla mafia il 29 giugno 1982
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Oggi ricorre l’anniversario dell’uccisione del Vice Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia (ora Corpo di Polizia Penitenziaria) Antonino Burrafato, caduto in un agguato mafioso il 29 giugno 1982 a Termini Imerese.

Antonino Burrafato, nato a Nicosia (provincia di Enna) il 13 giugno 1933, era in servizio presso la Casa Circondariale di Termini Imerese, addetto all’Ufficio matricola.

Il 29 giugno 1982 Antonino Burrafato si apprestava ad andare a lavoro. Giunto a piazza Sant’Antonio, alle ore 15.30, a poche decine di metri dal carcere, un commando di quattro uomini a bordo di un’autovettura lo colpì usando armi corte. Il vice Brigadiere morì poco dopo all’ospedale di Termini Imerese.

Giorni prima, Antonino Burrafato aveva avuto una discussione con un detenuto mafioso a causa di un permesso non accordato per ordini superiori.

Nel 1996 un collaboratore di giustizia rivelò di aver partecipato, fra gli altri delitti, all’assassinio del vice Brigadiere, per ordine di Leoluca Bagarella. La prima sezione della Corte d’assise di Palermo, nell’udienza del 3 ottobre 2005, ha condannato all’ergastolo due esponenti mafiosi responsabili dell’omicidio del sottufficiale.

Riconosciuto “Vittima del dovere”, il 26 giugno 2006 il Brigadiere Antonino Burrafato è stato insignito di Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria.

Alla memoria di Antonino Burrafato è intitolata la Casa Circondariale di Termini Imerese.