Emilia-Romagna, 472mila euro per l’inclusione sociale: il bando

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Scadrà il 4 maggio 2020 il bando emanato dalla regione Emilia-Romagna per reperire alloggi da destinare ai detenuti prossimi al termine della pena da scontare, ma privi di risorse economiche, casa e lavoro.

L’iniziativa si inserisce nel progetto nazionale finanziato dalla Cassa delle Ammende per alleggerire il sovraffollamento carcerario e favorire così il contenimento delle situazioni a rischio di contagio da Covid-19.

L’accordo per l’avvio della procedura è stato raggiunto nell’incontro, tenuto in videoconferenza il 7 aprile scorso, che ha visto la partecipazione di Elly Schlein, vicepresidente regionale con delega alle disuguaglianze, con i Garanti dei detenuti, regionale e comunali, i Comuni sede di istituti penitenziari, il Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria, l’Ufficio Interdistrettuale esecuzione penale esterna e il Centro giustizia minorile.

Il bando riguarda 90 detenuti in possesso dei requisiti per accedere alle misure alternative – per un periodo di sei mesi e comunque non oltre i 18 mesi – ed è riservato alle amministrazioni comunali, enti e associazioni con disponibilità di alloggi e strutture idonee. Le risorse sono state stanziate dalla Cassa delle Ammende con un finanziamento di 410mila euro (sul progetto “Territori per il reinserimento – emergenza Covid-19”), cui si aggiungono 62mila euro messi a disposizione dall’Ufficio Interdistrettuale di esecuzione penale esterna per il progetto “Inclusione sociale per le persone in misura alternativa senza fissa dimora in Emilia-Romagna”.

“Si tratta di uno sforzo corale quello che vedrà la collaborazione tra Regione, sia per la componente sociale che sanitaria, e tutte le realtà, istituzionali e non, che si occupano di carceri – la vicepresidente regionale Elly Schlein -. L’idea di fondo delle misure messe in campo, in attuazione delle indicazioni del decreto Cura Italia, è che sia prioritaria l’esigenza di tutelare la salute pubblica, contrastando la diffusione del contagio nelle carceri sovraffollate, attraverso le diverse opzioni messe a disposizione dalla legislazione per ridurre la popolazione penitenziaria”.