Usciamo dalle gabbie: cuccioli e randagi “riabilitati” dai detenuti
20 Agosto 2019Ottanta detenuti della Casa di reclusione di Spoleto, adeguatamente formati, si occuperanno – in un’area esterna all’istituto – del recupero di cuccioli e cani randagi per prepararli alla vita in famiglia a seguito di adozione. Si chiama “Usciamo dalle gabbie” ed è il progetto realizzato in sinergia tra Comune di Spoleto, Fondazione Cave Canem e istituto penitenziario della città.
L’iniziativa è stata promossa e curata nella fase organizzativa dal Comandante del carcere spoletino Marco Piersigilli e dal responsabile dell’area trattamentale Pietro Carraresi, che ne seguiranno il coordinamento anche nella fase attuativa. Tre classi di detenuti, selezionati da un’apposita commissione, frequenteranno il corso teorico-pratico per operatore di canile della durata di un anno, che sarà tenuto da docenti esperti della Fondazione Cave Canem. Un percorso formativo incentrato, da una parte, sul corretto accudimento e recupero di animali con problemi comportamentali e, dall’altra, su una serie di aspetti giuridici relativi soprattutto alla gestione di soggetti sottoposti a sequestro giudiziale.
Un progetto di lungo periodo, pensato per coinvolgere stabilmente i detenuti in un percorso formativo e lavorativo che permetterà loro di acquisire nuove conoscenze, assistere ed educare cuccioli e cani randagi e infine ottenere la qualifica di operatore di canile. Durante le lezioni pratiche detenuti e docenti lavoreranno inizialmente con cani già inseriti in famiglia e accompagnati dai proprietari; una volta che avranno acquisito competenze, conoscenze e capacità, potranno supportare i professionisti coinvolti nelle attività di assistenza di cani e gatti senza famiglia.
I detenuti saranno impegnati anche nella realizzazione dell’area esterna all’istituto penitenziario destinata a ospitare alcuni cani e cuccioli del canile-rifugio di Spoleto che hanno bisogno di particolare assistenza. I lavori per la realizzazione dell’area inizieranno a settembre, contemporaneamente alle manutenzioni straordinarie che effettueranno anche presso il canile comunale.
“C’è grande entusiasmo intorno a questo progetto – ha dichiarato il Direttore della Casa di reclusione di Spoleto, Giuseppe Mazzini – perché consente ai detenuti di avvalersi di un’opportunità straordinaria come quella di acquisire una professionalità in carcere spendibile una volta scontata la pena”.