Bonafede incontra Associazione Dirigenti Giustizia

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Si è svolto questa mattina negli uffici di via Arenula un incontro tra il ministro Bonafede e l’Associazione Dirigenti Giustizia, che riunisce circa 200 dirigenti del Ministero e degli Uffici Giudiziari. La delegazione dell’Associazione, composta dal presidente Nicola Stellato e dai due vicepresidenti, Luigino Pisello e Antonella Cioffi, durante il colloquio, al quale ha partecipato anche la dottoressa Barbara Fabbrini, capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, ha portato all’attenzione del ministro alcune proposte relative alla valorizzazione del ruolo dei dirigenti al fine di migliorare l’efficacia dell’azione dell’amministrazione giudiziaria.

Tra le azioni ritenute prioritarie, è stata sottolineata l’importanza di investire sul reclutamento di nuovi dirigenti per porre rimedio ad alcune carenze di organico ancora in essere, di realizzare una vera politica di riqualificazione delle figure già in organico per renderle sempre più adatte a far fronte alle sfide poste dalla “giustizia del futuro”, di varare un’organica revisione del sistema di valutazione delle performance, di imprimere un impulso deciso sul fronte della digitalizzazione, del processo e dei pagamenti telematici, di lavorare su un nuovo ordinamento professionale del personale amministrativo, così da non comprimere il ruolo e la funzione della dirigenza amministrativa nell’Amministrazione giudiziaria.

Per il presidente Stellato “la dirigenza amministrativa, con il suo entusiasmo, le sue competenze ed esperienze, può, se adeguatamente coinvolta e valorizzata, apportare un contributo decisivo allo sforzo per incrementare qualità ed efficienza del servizio giustizia. Per questo chiediamo un pieno riconoscimento del nostro ruolo e massima trasparenza nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali, privilegiando competenze e risultati ottenuti”.

Il ministro Bonafede, assicurando piena attenzione alle esigenze esposte dall’Associazione, ha ribadito il ruolo fondamentale svolto dai dirigenti amministrativi, quali “interfaccia più vicini al cittadino”, e ha confermato l’intenzione di intensificare l’interlocuzione e il confronto, così da trovare soluzioni il più possibile condivise ed efficaci. Per il ministro “è fondamentale che si inneschi un processo virtuoso che parta dalle persone e dalla volontà di svolgere il proprio ruolo e la propria funzione con senso di responsabilità, coraggio e generosità, consapevoli che dal contributo di ogni persona che lavora nell’amministrazione giudiziaria dipende il buon funzionamento complessivo della macchina della giustizia e la soddisfazione del cittadino, che ha diritto ad usufruire di un servizio efficiente e di qualità”.

In conclusione dell’incontro, il ministro Bonafede ha anche annunciato l’intenzione di sviluppare ulteriormente il sistema di monitoraggio delle “buone prassi”, quelle cioè capaci di produrre risultati positivi tangibili, così da favorirne la condivisione e l’implementazione in quanti più uffici giudiziari possibile.