A San Vittore e Bollate due reparti per i detenuti positivi della Lombardia

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Cinquanta posti su due piani, più altre 7 camere per detenuti addetti al lavoro nel reparto; un medico, due infettivologi, cinque medici di guardia e dieci infermieri che assicurano la copertura sanitaria 24 ore su 24, un operatore socio-sanitario. E poi un ispettore e venti agenti di Polizia Penitenziaria, appositamente formati, dedicati al reparto. Sono i numeri dell’Hub di San Vittore, reparto attrezzato per la cura del Covid-19 creato dall’Amministrazione Penitenziaria presso l’istituto milanese grazie all’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Santi Paolo e Carlo e in collaborazione con la Regione Lombardia. A supporto dell’Hub di San Vittore, è stato inoltre creato un reparto per i casi più leggeri, per gli asintomatici e i convalescenti presso l’istituto di Milano Bollate.

I due reparti sono destinati ad accogliere i detenuti positivi al Covid-19 provenienti dagli istituti penitenziari della Lombardia. L’obiettivo dell’Amministrazione è stato quello di concentrare il rischio infettivo in poche aree particolarmente attrezzate e dotate di apparecchiature che consentono la diagnosi e la cura delle infezioni da Coronavirus di lieve e media gravità. Personale medico e infermieristico, oltre ad operatori di Polizia Penitenziaria specificatamente formati, possono così assistere complessivamente nei due istituti fino a ottanta detenuti positivi.

Sei i guariti fin qui registrati: tre negli ultimi giorni, più un quarto guarito diverso tempo fa e che fu il primo detenuto gestito nel reparto e un altro guarito in ospedale e rientrato in istituto; un sesto detenuto si trova tuttora in ospedale.

Ad oggi sono 45 i detenuti positivi al Covid-19 in cura presso i due reparti di San Vittore e Bollate.