Al Tribunale di Lecce aperta
una sala per bimbi e mamme
8 Maggio 2019

Sala bimbo, così hanno chiamato la saletta che la Corte d’Appello di Lecce ha messo a disposizione delle donne con neonati al seguito che, a qualunque titolo, si trovino a frequentare il Tribunale. La nuova stanza era, in realtà, già operativa da qualche tempo anche se la vera e propria inaugurazione avverrà dopo la delibera della Conferenza permanente.
Ereditato polveroso e pieno di scartoffie, l’ambiente è stato reso bello, colorato e accogliente: uno spazio a misura di bambino, dove le mamme che in Tribunale lavorano quotidianamente oppure si trovano momentaneamente di passaggio, possono prendersi cura dei propri figli, della loro igiene o della loro alimentazione; fermarsi un attimo, quietare un pianto o solo farli addormentare.
La collaborazione fra la Corte d’Appello, il locale Ordine degli avvocati e il Comitato per le pari opportunità dell’Ordine stesso, è stata completata e supportata anche dalla partecipazione di alcuni detenuti della casa circondariale di “Borgo San Nicola” che si sono dedicati alla tinteggiatura del locale e ad aggiustare gli infissi rotti. La Sala bimbo, che si trova al piano rialzato del Tribunale penale in viale De Pietro, nel corridoio centrale che porta alle sale d’attesa dei testimoni, sarà presto intitolata a una avvocatessa e a una magistrata, entrambe mamme, scomparse in giovane età.
Roberta Altavilla e Ornella Rotino, presidenti rispettivamente della dell’Ordine degli avvocati e del suo Comitato per le pari opportunità, si sono dichiarate soddisfatte della immediata sensibilità dimostrata da Roberto Tanisi, presidente della Corte d’appello di Lecce, che nonostante la cronica carenza di spazi, è riuscito a trovare questa saletta, sistemarla e renderla operativa.
Altro obiettivo che a breve sarà raggiunto è quello legato all’apertura dell’asilo nido aziendale “Giustizia”. Inaugurato nel 2012, a causa di problemi legati all’aggiudicazione del bando per le cooperative, non è mai stato del tutto reso operativo. Ora, però, è quasi pronto e, a breve, potrà accogliere i 21 bimbi, figli di magistrati, avvocati e personale di cancelleria.