Al via anche in Corte di Cassazione
il processo civile telematico

corte di cassazione piazza cavour
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Al via anche in Corte di Cassazione il processo civile telematico, prima Corte Suprema in Europa a prevedere una formula completamente digitalizzata.

Si tratta di una tappa fondamentale verso il completamento del progetto di digitalizzazione, che ha avuto un’accelerazione durante la pandemia. Gli avvocati abilitati  potranno depositare direttamente in Cassazione, dal proprio studio, atti nativi digitali.

Il protocollo é stato sottoscritto il 15 ottobre 2020 dal Ministero della Giustizia con Corte di Cassazione, Procura Generale, Consiglio Nazionale Forense, Organismo Nazionale Forense e Avvocatura di Stato, all’esito di valutazioni condivise da magistrati di Cassazione e personale della Direzione generale sistemi informativi automatizzati.

Il progetto, completata la fase di sperimentazione, riguarderà tutti gli operatori della Giustizia: anche personale di cancelleria e magistrati sono coinvolti nella gestione telematica. In particolare, per l’applicativo dei magistrati si è guardato alla reingegnerizzazione del processo civile telematico: lo strumento di gestione del fascicolo del magistrato di Cassazione, infatti, avviato con i sistemi di interazione più recenti, è completamente on web.

Nei Tribunali civili, la digitalizzazione del processo è già una realtà consolidata: dal 2014 al 2020 sono stati oltre 50 milioni gli atti nativi digitali depositati da avvocati; oltre 30 milioni quelli dei magistrati.

In Cassazione, il percorso di digitalizzazione proseguirà con il coinvolgimento a breve anche della Procura Generale.