Al via il Festival dell’economia carceraria: tutto il meglio del social business

Locandina festival economia carceraria
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Parte oggi il 2° Festival Nazionale dell’Economia Carceraria, evento dedicato a tutto quanto di buono, solidale e rigenerativo è realizzato nel mondo penitenziario.

Una manifestazione “nata per far conoscere l’aspetto produttivo dell’esecuzione penale e uscire dalla visione stereotipata del carcere, perfino ridendo, mangiando, vestendo, ascoltando” spiega Paolo Strano, presidente di Semi di Libertà Onlus, tra le realtà promotrici del festival, insieme a Isola Solidale APS e alle cooperative Co.R.R.I. e O.R.T.O.

In programma nella tre giorni (1 – 3 ottobre) – ospitata a Roma nello  spazio WeGil di Largo Ascianghi 5 –  convegni, laboratori, mostre, performance, gare di cucina e degustazioni di prodotti gastronomici provenienti da produzioni penitenziarie.

Il lavoro come strumento di dignità e reinserimento e la valutazione dell’impatto sociale ed economico della recidiva, sono stati i temi al centro della  conferenza inaugurale di stamani.

In presenza o in streaming sono intervenuti: Luciana delle Donne, fondatrice, nella casa circondariale femminile di Lecce, dell’ormai storica azienda  “Made in Carcere”; Marta Covelli, già magistrato di sorveglianza di Viterbo e attuale responsabile dell’Ufficio Ispettivo del Ministero della Giustizia; Damiano Cortese, ricercatore in Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Torino, e  Claudio Marchiandi,  direttore dell’Ufficio trattamento e lavoro detenuti del  Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Nel pomeriggio, Vincenzo Lo Cascio – responsabile Ufficio Centrale lavoro detenuti del Ministero della Giustizia, Lucia Castellano, direttore generale per l’Esecuzione penale esterna e di messa alla prova, e Gabriella Stramaccioni, Garante delle persone private della libertà di Roma Capitale, si confronteranno sul lavoro come forma di riparazione e riconciliazione con la vittima e la società e sulle esperienze di co-progettazione nella rigenerazione urbana, tra Terzo Settore ed Enti Locali, realizzate con il contributo del lavoro di pubblica utilità e socialmente utile.

Del ruolo che lo studio può avere nei percorsi di cambiamento e di reinserimento, hanno invece parlato studenti universitari “ristretti “nell’incontro organizzato da POP- Pena e Opinione Pubblica, un Osservatorio congiunto sul “populismo penale” del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma 3 e dell’Ufficio Garante detenuti della Regione Lazio.