Il Natale in carcere tra pranzi, gospel e fantasia
20 Dicembre 2018
L’economia penitenziaria ha conosciuto negli ultimi anni un’importante evoluzione, offrendo sempre più artigianato artistico, articoli di design e prodotti enogastronomici di eccellenza.
Un successo che ha moltiplicato, nel periodo natalizio, i mercatini equosolidali, allestiti dentro e fuori le carceri. Tra gli istituti che hanno scelto di aprire i cancelli ai cittadini per shopping e intrattenimenti prenatalizi, c’è stato Bollate che ha organizzato percorsi per visitatori esterni non solo per conoscere o acquistare quanto realizzato dai detenuti, ma anche per assistere a esibizioni di gruppi musicali e consumare pasti preparati dalle cucine dei vari reparti.
Ancona Barcaglione ha esposto i propri prodotti agricoli alla manifestazione Campagna amica mentre a Roma più istituti hanno contribuito ad allestire il mercatino all’interno del Tribunale. Organizzata dalla Sezione distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, l’iniziativa vuole far conoscere agli utenti dei palazzi di Giustizia i percorsi rieducativi e professionalizzanti sperimentati nelle carceri. Il ricavato della vendita dei prodotti sarà destinato a case di accoglienza per le vittime di reati.
Non poteva mancare l’aspetto conviviale. Come accade in ogni famiglia, la tavola rappresenta uno dei primi luoghi di ascolto reciproco, di scambio affettivo, di condivisione di speranze.
Oltre ai pranzi della comunità di Sant’Egidio, da molti anni organizzati nelle prigioni e in altri “luoghi di dolore”, ha ottenuto notevole successo il Pranzo d’Amore, progetto di Prison Fellowship e del Rinnovamento dello Spirito Santo. L’iniziativa si è svolta contemporaneamente in 13 istituti (Roma Rebibbia Femminile, Milano Opera e San Vittore, Torino, Palermo, Bologna, Bari, Salerno, Siracusa, Massa Carrara, Eboli, Lanciano, Ivrea) e ha offerto a oltre 2000 detenuti e detenute, un menù gourmet, preparato chef stellati, affiancati da volontari e serviti da personaggi del mondo dello spettacolo.
Non sono cuochi famosi ma forse un giorno lo diventeranno, i tanti studenti delle scuole di cucina e degli istituti alberghieri che hanno preparato pasti per i detenuti e i loro familiari. Nella casa circondariale di Larino (CB) ai fornelli si sono esibiti gli allievi del laboratorio di cucina interno, mentre per la prima volta nella casa circondariale di Velletri sono stati gli studenti dell’istituto alberghiero a preparare la cena per 150 persone organizzata dall’associazione Vol.a.re
Per consentire ai bambini che hanno genitori in carcere di vivere un’atmosfera festiva e ricevere dolci e doni, arriva Babbo Natale un po’ ovunque con tanto di slitte e perfino renne, come è accaduto a Firenze Sollicciano, dove cinque cani dell’Ente nazionale cinofila italiana hanno assunto il ruolo dei quadrupedi natalizi per rallegrare le sale colloqui.
Le tradizionali offerte musicali della comunità esterna propongono, accanto alle corali scolastiche, performance di grande rilievo come quella dell’ ensemble di sassofoni del conservatorio “Giordano” ai detenuti del carcere di Foggia. Lo spettacolo ha spaziato da brani di Samuel Barber, a Strauss, al ragtime di Scott Joplin.
Immancabile il concerto di Umbria jazz, organizzato dalla fondazione omonima e dalla Carigp (Cassa di Risparmio di Perugia) nella casa circondariale di Perugia dove il 24 si esibirà quello che è considerato uno dei migliori gruppi gospel nel mondo: il New direction Tennessee State Gospel. I trenta artisti, provenienti da ambienti musicali eterogenei, porteranno il loro avvincente sound il giorno prima nella Basilica di San Pietro.