Associazione familiari e vittime strada: 5 anni di lavori di pubblica utilità

Associazione familiari vittime della strada assistente pedonale (foto dell'Ass. familiari vittime della strada)
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Sono trascorsi cinque anni dalla stipula della Convenzione nazionale per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità (lpu) nell’ambito della messa alla prova per adulti, tra il Ministero della Giustizia e l’AFVS – Associazione familiari e vittime della strada.

Come previsto, imputati e indagati per reati stradali, ammessi all’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova per adulti, hanno così avuto la possibilità di svolgere lpu nell’ambito della sicurezza stradale, ma anche di seguire percorsi di responsabilizzazione, di sensibilizzazione e formazione sul tema della sicurezza stradale e della guida consapevole, per la prevenzione degli incidenti stradali.

Dalla stipula dell’Accordo nazionale ad oggi, le sedi messe a disposizione dall’Associazione sono aumentate dalle 8 iniziali alle 15 attuali, distribuite uniformemente sull’intero territorio nazionale, mentre i posti sono passati, per la sola messa alla prova per adulti, da 28 a 137. A questi vanno aggiunti i 125 resi disponibili a seguito di convenzioni locali siglate con i Tribunali di Roma, Torino, Pordenone, Bologna, Latina e Venezia, mentre altri sono in via di definizione (di Milano, Udine e Cagliari). Infine, dal novembre 2018 ad oggi, le richieste pervenute, tra lavoro di pubblica utilità ai fini della messa alla prova per adulti e sanzione sostitutiva, sono state in totale 689, di cui 315 accolte e 374 respinte.

Si segnalano, inoltre, quali buone prassi, gli accordi locali che l’Associazione ha stretto con gli Uffici di esecuzione penale esterna (Bolzano, Trento, Teramo, Udine, Pordenone e Venezia, Pescara e l’Uiepe di Firenze), le amministrazioni comunali e la polizia municipale.

a) “Ruote ferme, pedoni salvi”, patrocinato dai ministeri della Giustizia e dell’Interno e dall’ANCI, dove gli imputati o condannati, adeguatamente formati, vestono i panni di “assistenti pedonali” a presidio degli attraversamenti pedonali, agevolando il transito principalmente in prossimità delle scuole e degli Uffici Giudiziari;

b) “#stradesicure”, che consiste nella mappatura e segnalazione delle criticità presenti sulla intera rete infrastrutturale comunale (es. assenza di segnaletica orizzontale e verticale, presenza di buche sul manto stradale, pericolosità degli attraversamenti pedonali, presenza di ostacoli fissi non protetti). I dati vengono raccolti, processati e comunicati dall’Associazione familiari e vittime della strada alle Prefetture e agli enti gestori dei tratti interessati, per la successiva messa in sicurezza;

c) “Una campagna per la sicurezza stradale”, pensato per creare campagne di sicurezza stradale da affidare a soggetti ammessi a lpu che siano grafici, creativi o videomaker;

d) “Assistenza domiciliare”, che prevede lo svolgimento di alcune attività ordinarie, quali acquisto di farmaci, trasporto presso strutture sanitarie (non con mezzo proprio), acquisto di provviste, prenotazioni esami diagnostici/clinici, etc;

e) “I Lavori di Pubblica Utilità per la Giustizia” presso il Tribunale di Venezia. Gli ammessi vengono impiegati presso gli uffici giudiziari in attività indicate dall’ufficio stesso;

f) “Osservatorio Nazionale Incidenti Stradali”. I soggetti coinvolti nel progetto provvedono alla raccolta e all’analisi degli incidenti stradali, conducendo indagini sul territorio regionale assegnato, al fine di mappare i sinistri e categorizzarli per tipologia, età delle vittime, dinamica, causa, etc.;

g) PES “Prevenire – Educare – Sensibilizzare”. Si tratta di un corso di sicurezza stradale e legalità, che coinvolge oltre 52 Uffici di Esecuzione Penale Esterna Il progetto PES ha coinvolto dal 2020 ad oggi oltre 5.000 utenti.

h) “Dallo scontro all’incontro” rivolto alle persone in carico agli Uffici di Salerno e di Forlì- Cesena, che è consistito in tre incontri per lo stesso gruppo di soggetti condotti da due Psicologhe, con la partecipazione di una vittima sopravvissuta, di un familiare di una vittima della strada e di un soccorritore.

Dalle dichiarazioni rilasciate dai soggetti ammessi a svolgere lpu e a seguire i corsi di sensibilizzazione alla guida sicura, emerge una costante presa di coscienza del reato commesso che, certamente, favorisce l’abbattimento della recidiva nei soggetti in messa alla prova.

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte delle Amministrazioni comunali e della Polizia locale, in particolare. Un esempio su tutti è la decisione del Corpo di Polizia municipale di Torino di conferire, durante la festa della Polizia che si terrà il prossimo 13 novembre, una onorificenza a due utenti in carico all’Associazione che nel ruolo di assistenti pedonali sono intervenuti in aiuto di una donna colpita da un malore, tempestivamente soccorsa dai sanitari del 118.

In definitiva, l’impegno costante e il lavoro svolto in questi anni hanno dimostrato in modo convincente che un approccio basato sulla prevenzione, sull’educazione e sulla sensibilizzazione può giocare un ruolo cruciale nella riduzione della recidiva legate ai reati stradali.

Report ottobre 2023