Amianto, ritardo sentenza:
ispezione dal Ministero

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“Il Ministero della giustizia ha avviato, lo scorso 7 dicembre, un’azione ispettiva sul ritardo nel deposito delle motivazioni da parte del giudice Annamaria Gatto, magistrato che ha emesso la sentenza di assoluzione degli ex manager dell’azienda Pirelli, accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime per la morte di 28 operai colpiti da cancro ai polmoni a causa dell’esposizione all’amianto, fra gli anni 70 e 80,  senza alcun tipo di protezione individuale e senza l’adozione di adeguati sistemi di aspirazione delle polveri”.

Questo un passaggio del sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi nel corso della sua interrogazione in Commissione giustizia al Senato, richiesta dalla Senatrice del M5s Alessandra Riccardi per “far luce sul ritardo che ha creato gravi problemi alle parti civili che, in assenza delle motivazioni della sentenza, emessa nel dicembre 2016, non hanno potuto fare causa”.

Il Ministero ha quindi assicurato che tutte le responsabilità sono in fase di accertamento, evidenziando anche che, in base a quanto emerso dalla relazione personale del giudice Gatto, nel corso del processo tutti i lavoratori o i familiari dei deceduti e gli enti pubblici, anche territoriali, hanno ricevuto il risarcimento economico, con conseguente revoca della costituzione di parte civile, a eccezione di due lavoratori e di associazioni di categoria.