Audizione del capo del DAP in Commissione Antimafia

LA TARGA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA
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“Sono 53.652 i detenuti ospitati negli istituti penitenziari, alla data dell’8 marzo scorso. Quelli sottoposti al regime del 41bis, 754”, così Bernardo Petralia, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, durante l’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, presieduta da Nicola Morra, che si è tenuta nel pomeriggio del 10 marzo.

Ha sottolineato come la popolazione carceraria sia diminuita nel corso dell’ultimo anno, registrando dal febbraio del 2020 un decremento di circa 8mila detenuti, “conseguenza anche dei provvedimenti di contenimento” adottati a seguito dall’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del contagio dovuto al Covid-19. E, a proposito della pandemia che non ha risparmiato neanche gli istituti penitenziari, il capo DAP ha affermato che “oggi abbiamo 467 positivi” e confermato che, nonostante non esista una gestione centralizzata, attraverso una stanza dei bottoni unica, e ci si debba quindi rimettere alle scelte delle singole Regioni, anche nelle carceri è partito il piano delle vaccinazioni: “E’ salito a 1005 il numero dei detenuti vaccinati, mentre sono oltre 5400 le donne e gli uomini del personale di Polizia penitenziaria avviati verso la vaccinazione”.

Petralia ha ricordato come “il dipartimento sia un’amministrazione complessa e affascinante, ma estremamente complicata perché presenta una somma di situazioni e contingenze meritevole di un’attenzione costante e, direi, diuturna”. “Arrivato al vertice a metà maggio”, si è trovato a dover fronteggiare uno dei periodi più complicati che gli istituti penitenziari potessero vivere, tra scarcerazioni a seguito della pandemia e rivolte: oggi, è appena trascorso un anno da quei fatti violenti, “sono stati quasi totalmente ultimati i lavori per riparare i danni per 20 milioni di euro”.

Altri interventi hanno riguardato l’incremento dei “posti del SAI – Servizio di assistenza intensificata, a Genova e nella casa circondariale di Cagliari, consentendo così la possibilità di muovere i detenuti, invece di ricoverarli all’esterno negli ospedali”. Infine, ha aggiunto il capo del DAP “sul 41bis… abbiamo predisposto una nuova sessione di 6 posti a Nuoro ed è in costruzione un’altra struttura di 90 posti a Cagliari”.