AVIS-SOGIT, lavori pubblica utilità per imputati messi alla prova

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Due convenzioni concluse dal Ministero della Giustizia con l’Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS) e con il Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia (SOGIT) consentiranno a imputati adulti ammessi alla sospensione del procedimento con messa alla prova di usufruire del beneficio prestando attività lavorativa non retribuita.

Gli accordi sono stati firmati dal Guardasigilli Alfonso Bonafede, rispettivamente con il presidente dell’Avis, Gianpietro Briola, e con la presidentessa della Sogit, Graziella Kainich.

Quanto al lavoro da svolgersi presso le sedi locali dell’AVIS, saranno un minimo di 35 gli imputati maggiorenni inseriti nelle 27 strutture dell’associazione, dislocate su tutto il territorio nazionale. Le prestazioni riguardano attività con finalità sociali e socio-sanitarie nei confronti di soggetti emarginati e di beni della collettività.

La convenzione conclusa con la SOGIT prevede l’impiego di almeno 40 imputati adulti presso le 38 sedi locali dell’ente: in questo caso l’attività lavorativa sarà destinata all’assistenza verso persone svantaggiate, prestazioni nell’ambito degli interventi di protezione civile o della tutela e custodia del patrimonio culturale e archivistico ovvero alla manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici.

Gli accordi prevedono anche il coinvolgimento dei Tribunali e degli Uffici di esecuzione penale esterna nella fase di orientamento e inserimento degli imputati nei lavori di pubblica utilità.

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