Baci e medaglie, Elena Cecchini e il suo Elia conquistano Alkmaar

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Sempre Fiamme Azzurre agli Europei di ciclismo di Alkmaar: dopo l’oro di Letizia Paternoster nella prova in linea U23, tocca a Elena Cecchini ricevere la medaglia d’argento al termine della gara riservata alla categoria elite. Se la trentina aveva aggiunto il titolo continentale su strada ai tre ori conquistati in pista un mese fa a Gand grazie alle doti di sprinter in una volata di gruppo, Elena strappa la medaglia dopo una fuga a tre di oltre 70 chilometri sul difficile circuito fiammingo segnato da lunghi tratti in pavé. Un’azione coraggiosa, nata quasi per caso e che non sembrava destinata ad arrivare fino al traguardo: invece le doti di passista della tedesca Lisa Klein, poi premiata dal bronzo, unite alla classe e all’esperienza dell’olandese Amy Pieters (oro) e della nostra Cecchini hanno portato il terzetto all’arrivo, rintuzzando i tentativi di riaggancio del gruppo inseguitore dove hanno fatto buona guardia due super-veterane delle Fiamme Azzurre come Marta Bastianelli – campionessa uscente di Glasgow 2018 e stavolta 19esima – e come Tatiana Guderzo, medagliata olimpica e mondiale di lunghissimo corso (21esima). Per il ciclismo italiano, che esce con un bel bottino di medaglie da questa edizione degli Europei, un’altra dimostrazione di quella coesione e sapienza tattica che costituisce la forza del gruppo: soprattutto al femminile, dove le ragazze della Polizia Penitenziaria costituiscono tradizionalmente l’ossatura della squadra. Ma stavolta c’è di più: sabato 10 agosto l’argento di Elena, e domenica l’oro di Elia Viviani, lo “storico” fidanzato della campionessa friulana. Inevitabile l’interesse dei fotografi e delle tivù per i gesti di affetto tra i due, immortalati in diverse prime pagine: un bacio che ha fatto il giro del mondo.

 

Leonardo Franceschini e Giulia Pintor
Leonardo Franceschini e Giulia Pintor campioni italiani nel Trap Mixed Team

La scorsa settimana è stata segnata anche da altri successi delle Fiamme Azzurre: emblematico quello nel Trap Mixed Team dei nostri due tiratori Leonardo Franceschini e Giulia Pintor, dominatori della prima prova tricolore della specialità mista disputata a Uboldo, nella sede varesina del Tiro a volo Belvedere. Una vittoria che segna la continuità con le imprese del campionissimo Giovanni Pellielo, che due stagioni fa aveva conquistato la prima medaglia d’oro nella storia degli Europei in coppia con Jessica Rossi. Questa prova, inserita nel programma olimpico dai Giochi di Tokyo 2020, ha visto i ragazzi della Polizia Penitenziaria – lui umbro, lei sarda – vincere la finale per 46 a 42 sui carabinieri Daniele Resca e Federica Caporuscio, mentre sul terzo gradino del podio è andata una coppia mista formata dall’altro carabiniere Valerio Grazini e dalla portacolori delle Fiamme Gialle Silvana Stanco.

 

Zynab Dosso ai Campionati europei a squadre 2019
Zynab Dosso ai Campionati europei a squadre 2019
Foto di Giancarlo Colombo/Fidal

Una prestazione super della Nazionale di atletica ha portato al 4° posto di Bydgoszcz, nel Campionato Europeo a squadre: dietro una formidabile formazione di casa (polacchi primi con 345 punti), gli azzurri hanno lottato a lungo per il podio mancandolo alla fine per frazioni di punto (quarti con 316 punti: secondi i tedeschi con 317.5 e terzi i francesi con 316.5). Nella maiuscola prestazione collettiva dell’Italia non sono mancati i punti attesi dai sei atleti delle Fiamme Azzurre presenti in Polonia: nel ruolo di riserva è rimasta in panchina la mezzofondista Elena Bellò, ma mandiamo in archivio anche un piazzamento in zona podio grazie al terzo posto di Stefano Sottile nell’alto. Il giovane saltatore piemontese ha affrontato per la prima volta una gara a salti contingentati (un massimo di quattro errori consentiti nel corso della prova) e alla fine si è districato fino alla quota di 2.22 al primo tentativo che valeva il 3° posto. Il fatto che dietro siano arrivati un campione europeo in carica come il tedesco Przybylko e un ex oro mondiale come l’ucraino Krymarenko dice già molto sulle difficoltà da affrontare in un contesto così anomalo. Arrivati in fondo, la vittoria è andata – un po’ a sorpresa – allo spagnolo Miguel Angel Sancho, che ha migliorato lo stagionale (2.26) nell’occasione giusta. Un eccellente 5° posto l’ha ottenuto Zaynab Dosso nei 100 metri: molto vicina al personale in batteria (11”49), “Za” ha sofferta come tutte il forte vento contrario della finale (-2.5 m/s) chiudendo in 11”70 la gara vinta dalla francese Carolle Zahi (11”31). Al di sotto delle attese la prestazione nella 4×100: il quartetto azzurro ha potuto contare sulla buona frazione iniziale di Zaynab e sulla convincente “curvista” Anna Bongiorni in terza, mentre qualcosa è mancato sul lanciato in rettilineo da parte di Gloria Hooper e Johanelis Herrera (azzurre seste in 44”20, crono decisamente rivedibile). Se la “capitana” della squadra Chiara Rosa ha messo tutta se stessa a disposizione del gruppo, domando gli acciacchi con un buon 16.46 al primo lancio (ottava nel peso: vittoria alla tedesca Schwanitz, 18.93), le due prove di 800 metri sono state affidate a due giovanissimi rappresentanti della Polizia Penitenziaria: 20 anni Simone Barontini e ancora diciottenne Eloisa Coiro. Fiducia meritata, perché nel suo doppio giro il marchigiano ha portato a casa 7 punti con il sesto posto (1’47”98). Grande la maestria tattica del polacco Adam Kszczot (1’46”67), indispensabile in questo tipo di prove. Quanto alla junior romana, Eloisa ha chiuso sì undicesima sulle 12 partenti, ma siglando il miglior tempo della carriera (2’03”95): e due posizioni più avanti si è piazzata la svizzera Delia Sclabas, fresca campionessa europea U20, autrice qui di un crono da leadership continentale per la categoria (2’02”60).