Bagnoli, da caserma a carcere Accordo Giustizia-Difesa

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La Caserma “Cesare Battisti” a Napoli, adiacente all’area delle ex acciaierie di Bagnoli, sarà la prima struttura dismessa dal Ministero della Difesa ad essere trasferita alla Giustizia per essere riconvertita in istituto penitenziario. Dopo il passaggio, curato dal Demanio, saranno avviati i necessari interventi edilizi per la realizzazione delle sezioni detentive e delle camere di pernottamento, nonché quelli di recinzione e videosorveglianza relativi alla sicurezza. Un finanziamento di 5 milioni di euro finalizzato al recupero conservativo degli edifici esistenti, è già stato inserito nel programma di edilizia penitenziaria 2019.

La decisione, frutto di un accurato lavoro di concertazione fra i due ministeri, è stata formalizzata oggi a Napoli dai titolari della Difesa e della Giustizia, Elisabetta Trenta e Alfonso Bonafede, e dal Direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Edoardo Maggini, che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la razionalizzazione di immobili militari presenti sul territorio nazionale ai fini della realizzazione di strutture carcerarie.

Il sopralluogo del ministro Bonafede nell'area dell'ex caserma di Bagnoli
Un momento del sopralluogo del ministro Alfonso Bonafede nell’area dell’ex caserma di Bagnoli

 

Lo Stato si mobilita quindi per l’edilizia penitenziaria e per incrementare il patrimonio immobiliare carcerario e fornire spazi utili ad alleviare la situazione di affollamento degli istituti, mettendo a disposizione complessi demaniali dismessi, in particolare, caserme da riconvertire in strutture penitenziarie.

Il Protocollo rappresenta un esempio di proficua e virtuosa collaborazione istituzionale che soddisfa, massimizzandone il risultato, le diverse esigenze dei firmatari: da una parte, la volontà del Ministero della Difesa di dismettere parte del suo patrimonio immobiliare, anche in considerazione delle attività di razionalizzazione delle infrastrutture militari dovute alla riorganizzazione delle Forze Armate; dall’altra, la necessità del Ministero della Giustizia di reperire sul territorio nazionale nuovi spazi, già strutturati, da riconvertire a istituti penitenziari, senza dover affrontare i tempi e le spese propri di una nuova opera.

Oltre che a Napoli Bagnoli, ci sono altre due ex caserme militari selezionate per essere riconvertite in strutture penitenziarie. Come riferito nei giorni scorsi dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, nel corso di un’audizione davanti alla commissione parlamentare Antimafia, sono state individuate, a Casal Monferrato e Bari.

LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI DURANTE LA CONFERENZA STAMPA

 

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