Biennale Venezia: carcere della Giudecca ospita Padiglione Santa Sede

Chiesa foto di Marco Cremascoli
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La Casa di reclusione della Giudecca ospita, nel corso della Biennale di Venezia, il Padiglione della Santa Sede. Il focus è sui diritti umani e sugli ultimi, temi cari al Santo Padre. La mostra “Con i miei occhi”, in programma dal 20 aprile al 24 novembre, propone una collaborazione fra artisti e recluse, con l’intento di offrire ai visitatori un diverso angolo di visuale. A guidare le visite saranno proprio le detenute-conferenziere. Ospite d’eccezione Papa Francesco, che visiterà il Padiglione, primo Pontefice della Storia.

Oggi, in Vaticano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, cui ha partecipato il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia – che è partner dell’iniziativa – Giovanni Russo: “L’arte è un mezzo di comunicazione efficace e potente, capace di esplorare il linguaggio delle emozioni in tutte le sue sfumature; un mezzo di comunicazione sociale capace di veicolare una testimonianza della nostra umanità e della nostra diversità. L’innovativa idea della Santa Sede di allestire un Padiglione all’interno della Casa di reclusione femminile di Venezia rende orgogliosa tutta l’Amministrazione Penitenziaria, che si riconosce appieno nei valori espressi dalla Chiesa e nel suo impegno per la salvezza di ogni persona, orientando la sua bussola verso l’indirizzo e la formazione delle coscienze”.

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Foto: Marco Cremascoli

Il Cardinal José Tolentino de Mendoça – Prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione della Santa Sede – spiega come “non sia certo un caso che il titolo del Padiglione della Santa Sede voglia focalizzarci sulla drammaticità delle rappresentazioni dello sguardo; ma non uno sguardo metaforico, distaccato dalla realtà, comodamente protetto da quell’anonimo voyeurismo che la contemporaneità ha globalizzato. Il titolo Con i miei occhi contiene in sé qualcosa di disruttivo e profetico, propone un passo in una direzione culturale diversa, interpellando questo nostro tempo in cui la visione umana è sempre più differita e meno diretta, catturata dall’ artificio degli schermi e dall’esplosione dei dispositivi digitali. Sapremo ancora cos’è ‘vedere con i nostri occhi’?

Coinvolti nel progetto, curato da Chiara Parisi e Bruno Racine, otto artisti: Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret, mentre il Catalogo sarà a cura di Irma Boom e verrà pubblicato da Marsilio.

Foto: Marco Cremascoli