Bollate, la biblioteca di Onida in dono ai detenuti

Il presidente Valerio Onida
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La biblioteca di Valerio Onida da domani troverà posto in uno dei luoghi in cui l’illustre costituzionalista, scomparso un anno fa, si è impegnato per promuovere l’idea di un “carcere della legalità”: la casa di reclusione di Bollate.

È in questo istituto che il giurista – avvocato, docente e presidente della Corte costituzionale  – ha prestato per molti anni consulenza gratuita ai detenuti.  Ed è stato grazie al suo supporto che è nato, nel 2002, lo Sportello Giuridico.

La biblioteca sarà donata a una rappresentanza di detenuti  dal figlio di Valerio Onida, Marco, nel corso di una cerimonia di commemorazione che si terrà domani alle 10, nella biblioteca del V reparto, alla presenza dei familiari, di rappresentanti del mondo giudiziario, dell’amministrazione penitenziaria e del volontariato sociale.

“Voglio rivolgere un sentito ringraziamento a nome della direzione di Bollate e di tutta la comunità penitenziaria al professor Onida”, ha commentato il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, “per l’eccellenza del servizio svolto con l’umiltà che è propria delle grandi personalità”.

Nel pomeriggio, sempre a Bollate, è in programma un evento rilevante su un altro piano, quello della tutela ambientale. In occasione della Giornata mondiale della Terra verrà messo a dimora un sistema agroforestale multistrato progettato per generare frutti eduli.

Un modello che non si limiterà a svolgere  funzioni legate al miglioramento estetico dell’area dove avverrà la messa a dimora, ma fornirà importanti servizi ecosistemici all’ambiente carcerario, in particolare lo stoccaggio di carbonio, la mitigazione delle temperature e la rigenerazione del suolo.

L’iniziativa – ideata e realizzata  Soulfood forestfarms hub Italia, con il sostegno economico dell’organizzazione internazionale OneTreePlanted e il supporto logistico del vivaio Cascina Bollate si inserisce nelle attività del “Progetto Carcere”, realizzate in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. Nell’attività di piantumazione saranno coinvolti  alcuni detenuti del Corso di Laurea in Scienze Umane dell’Ambiente, del Territorio e del Paesaggio.