Bonafede a Giffoni: “Lavoriamo per strappare i giovani alla criminalità”

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“La rieducazione e il reinserimento sociale di ragazzi che hanno commesso errori ma meritano una seconda opportunità è un obiettivo fondamentale della giustizia e delle istituzioni. Anche un solo giovane recuperato alla vita libera e onesta è un grande risultato per il nostro Paese. La criminalità organizzata purtroppo investe sui giovani. Lo Stato deve fare un investimento ancor più forte a tutela di questi ragazzi, strappandoli dalle grinfie della criminalità”. Con queste parole il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è intervenuto alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. Il Guardasigilli ha assistito alla proiezione in anteprima di “BOEZ-Andiamo Via”, la serie tv che racconta il cammino lungo la via Francigena che da Roma porta sino a Santa Maria di Leuca, in Puglia, di sei ragazzi in esecuzione penale esterna. La docu-serie, prodotta da Stemal Entertainment e Rai Fiction, verrà trasmessa su Rai3. Alla fine della proiezione Bonafede ha espresso le sue sensazioni rispondendo alle domande della stampa: “Il film mi è arrivato dritto al cuore. Mi ha colpito, in particolare, la capacità di raccontare storie di persone attraverso il dialogo e le dinamiche di gruppo. Abbiamo bisogno di una società che sia sensibile alle storie di persone che non hanno avuto la possibilità di scegliere dinanzi al bivio tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato fare. Questi ragazzi non hanno avuto questa fortuna. E’ questo è un grande fallimento dello Stato. Le istituzioni hanno il compito di prendere per mano questi ragazzi e di offrirgli una seconda chance. In questo modo il carcere, oltreché luogo di sanzione, diventa laboratorio di cambiamento, dove si prepara il riscatto”.

Il Guardasigilli ha anche dialogato con i ragazzi delle masterclass del Giffoni Experience e risposto alle loro domande su politica, cultura, rieducazione e tanto altro.