“C’è l’ok per lo stop alla prescrizione. Riformeremo tutto il sistema”

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La norma che prevede lo stop alla prescrizione dopo il primo grado del processo “verrà approvata adesso” ma “sarà prevista una entrata in vigore posticipata di un anno”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafedeannuncia ai cronisti riuniti all’uscita di Palazzo Chigi la sintesi su cui M5s e Lega hanno trovato la convergenza. “Siamo tutti d’accordo nel governo sul fatto che i cittadini hanno bisogno di un processo breve che abbia tempi veloci e certi. Questo è il primo passo di una riforma del processo penale che sarà un processo breve. La norma sulla prescrizione, approvata adesso nel ddl anticorruzione, entrerà in vigore insieme alla riforma del processo penale”. “Rimane lo stop dopo la sentenza di primo grado, come avevamo detto, per tutti i reati” sottolinea ancora il Guardasigilli al termine del vertice, iniziato intorno alle 9.

 

“Questa mattina abbiamo compiuto un grande passo in avanti – ha aggiunto Bonafede – perché, non solo abbiamo trovato l’accordo sulla prescrizione, ma abbiamo anche deciso che contemporaneamente venga scritta una legge delega in cui sono indicati i principi del nuovo processo dando al governo meno di un anno di tempo per poterla attuare”. Il ministro poi specifica la tempistica: “La riforma del processo penale sarà approvata entro dicembre 2019, prima dell’entrata in vigore della riforma sulla prescrizione. Abbiamo concordato sul fatto che la prescrizione, per funzionare, deve entrare in un processo breve e con le nuove risorse nella giustizia, stanziate con la manovra, già a regime”.

 

Poi, in risposta a una domanda di un giornalista, il ministro si concede una battuta sulla ‘tenuta’ del governo: “Ogni volta che usciamo da un Consiglio dei ministri qualcuno chiede chi ha vinto o chi ha perso. In realtà accade semplicemente, come forse non era mai accaduto in questo Paese, che all’interno del governo ci sono due forze politiche che hanno storie diverse, Dna differenti, ma che poi si incontrano e riescono a trovare sempre una soluzione nell’interesse del Paese”.