Bonafede: “La funzione dell’avvocato all’interno della Costituzione”
A Catania il Congresso Nazionale Forense

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Il XXXIV Congresso Nazionale Forense torna a Catania dopo 43 anni, nella Chiesa di San Nicolò l’Arena e apre oggi con una tre giorni di dibattiti su Il ruolo dell’avvocato per la democrazia e nella Costituzione.

Nella prima giornata, che vede la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali, dell’avvocatura e della magistratura, interviene il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, intervistato dal giornalista Giovanni Negri.

Alla richiesta avanzata dai rappresentanti della professione forense di inserire il ruolo dell’avvocato in Costituzione, il Guardasigilli ha espresso la sua posizione favorevole: “Da parte mia e di questa maggioranza – ha dichiarato – c’è la volontà di compiere un percorso di studio che porti la funzione dell’avvocato e del ruolo che svolge nei tribunali, all’interno della Costituzione. Sarebbe la legittima e fisiologica chiusura del cerchio nell’inquadramento che la Costituzione dà della giustizia: manca solo l’avvocato”.

Sull’accesso alla professione, Bonafede si è detto propenso alla specializzazione della figura dell’avvocato, sottolineando, inoltre, che debba esserci “un percorso di praticantato reale, anche con le scuole forensi e l’esame deve essere una conseguenza e non una sorta di lotteria finale”.

Grandi novità sulle risorse da destinare alla giustizia e sulla riforma del processo: “Serve un rito semplice e semplificato. Il punto di partenza – ha aggiunto il Ministro – è fare sì che ci sia un buon andamento del sistema giustizia nell’interesse dei cittadini”. Per questo, ha anticipato, “ci sarà un investimento importantissimo sulle risorse”.