Bonafede: presto in Consiglio dei ministri un ddl contro le agromafie

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link


Si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Rospigliosi, a Roma, l’incontro “Lavoro stagionale. Dignità e legalità” promosso dall’Osservatorio sulla Criminalità nell’agricoltura e nel sistema agroalimentare. All’evento hanno partecipato i titolari di diversi dicasteri: Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, Teresa Bellanova, ministra dell’Agricoltura, Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, e Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro.

“Le istituzioni stanno portando avanti insieme in modo compatto – ha detto il Guardasigilli nel suo intervento – l’impegno per combattere il caporalato. Abbiamo un’attenzione particolare nei confronti della questione, che richiede un approccio trasversale e che riguarda la tutela di diritti fondamentali, la maggior parte dei quali costituzionalmente garantiti”.

Illustrando l’impegno per contrastare le agromafie Bonafede ha aggiunto: “Nel corso del 2019 il Ministero della Giustizia ha lavorato per elaborare una riforma del settore agro-alimentare in grado di affrontare e superare tutti i pericoli relativi all’infiltrazione della criminalità in questo ambito. Con soddisfazione vi comunico che a uno dei prossimi Consigli dei Ministri dovrebbe essere presentato un disegno di legge che, riprendendo in gran parte il testo varato dalla Commissione Caselli, si muove lungo due tutele fondamentali: quella della salute pubblica e quella del consumatore e delle imprese contro le condotte fraudolente sempre più diffuse nel settore alimentare”.

Bonafede ha spiegato, infine, che “il disegno di legge, composto da 14 articoli, si propone tre obiettivi principali: riorganizzare in maniera sistematica la categoria dei reati in materia alimentare, rielaborare il sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari e definire organicamente, per l’intero settore dei reati in materia alimentare, la responsabilità delle persone giuridiche”.

L’ex magistrato Gian Carlo Caselli è stato il coordinatore dei lavori a cui hanno partecipato anche il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, Enzo Bianco, presidente del Consiglio dell’ANCI. Ha concluso l’evento il presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini.