Bonafede agli studenti:
insieme per la legalità

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Nel 2015, quando fu attivata, la Carta d’Intenti contava quattro firmatari: il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) e la Direzione Nazionale Antimafia (DNA). Ora è stato  siglato il suo rinnovo con l’aggiunta di altri due importanti soggetti istituzionali: il ministero della Giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

“Il ministro Bonafede e il presidente Ermini hanno subito accolto la nostra proposta” ha rivelato Francesco Minisci, presidente dell’ANM nel sottolineare il successo delle iniziative previste dalla Carta.

Il rinnovo dell’ intesa è avvenuto al MIUR alla presenza di David Ermini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, di Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia Antiterrorismo, oltre che di Francesco Minisci e dei ministri dell’Istruzione e della Giustizia.

“Per la prima volta siamo tutti insieme per un progetto che riguarda i giovani – ha detto Bonafede – siamo in un momento in cui le istituzioni decidono di stare insieme per il futuro del Paese, è una testimonianza importante. Ho subito sentito un vuoto da colmare sul fronte dell’idea di giustizia in Italia. Noi la pensiamo spesso come entità, individuiamo come luoghi della giustizia le aule dei tribunali. Invece la prima sfida è rilanciare una idea di giustizia che parta dai banchi di scuola”.

Davanti a una platea composta in gran parte da studenti, l’intervento del ministro ha assunto poi i toni di una testimonianza, ricordando i magistrati antimafia incontrati quando frequentava la scuola, a Mazara del Vallo: “Ho capito che i veri eroi non hanno maschera e mantello ma la toga. E, spesso i ragazzi vedono nelle regole un limite alla libertà”. “E’ possibile divertirsi anche rispettando le regole – ha poi aggiunto il Guardasigilli – Non c’è scelta né libertà in una società dominata dalla mafia. Il rispetto delle regole rappresenta il momento di garanzia migliore per la vostra libertà.”