Borsellino, Nordio: “Monumento di virtù, coraggio e fede”

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A Roma, presso la Chiesa delle Mantellate, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ha partecipato alla Messa in memoria di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta, Agostino Catalano, Vincenzo Li Mulli, Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina, uccisi 31 anni fa nella strage di via d’Amelio a Palermo. Insieme al Guardasigilli, i vertici del Ministero. La funzione in memoria delle vittime della mafia è stata celebrata da don Lucio Boldrini, cappellano del carcere di Roma Rebibbia.

Il ministro Nordio alla messa in memoria di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta (Cred

A conclusione della cerimonia, don Boldrini ha invitato il Ministro a prendere la parola. In un brevissimo intervento Nordio, citando San Paolo, ha definito la figura di Paolo Borsellino “un gigantesco monumento di virtù, coraggio e fede”.

L’omaggio del Guardasigilli al giudice “simbolo”, insieme a Giovanni Falcone, delle vittime della criminalità organizzata, è anche l’omaggio alla memoria degli agenti della scorta. E il tributo del Ministro si estende, con commozione, all’intero “esercito silenzioso” di vittime della violenza mafiosa e terroristica, servitori dello Stato che hanno pagato con la vita l’impegno a difesa dei valori delle istituzioni della Repubblica. Come Paolo Borsellino.

Il ministro Nordio, nel pomeriggio, ha partecipato al question time che si è tenuto nell’Aula della Camera dei deputati, e rispondendo all’interrogazione presentata dall’onorevole D’Orso, sul concorso esterno, “strumento utile alle indagini e oramai supportato da molta giurisprudenza” come ha precisato , ha ribadito “che non esiste nel programma di governo alcun intento di rivederlo”.