Nasce ‘Brigata Caterina’: una pizzeria per agenti e detenuti di Poggioreale

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Sarà inaugurata questa sera, all’interno della casa circondariale di Napoli Poggioreale “Giuseppe Salvia”, la pizzeria “Brigata Caterina” che permetterà a detenuti e personale in servizio nell’istituto di poter degustare in carcere la vera pizza napoletana. L’iniziativa trattamentale nasce dalla collaborazione tra il ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) e la Diocesi di Napoli.

Pizzeria Brigata Caterina all’interno dell’istituto di Poggioreale

Fra i primi ad assaggiare la pizza di Poggioreale, ospiti del direttore dell’istituto Carlo Berdini, il Cardinale Crescenzio Sepe, il capo di Gabinetto del ministro della Giustizia Raffaele Piccirillo, il provveditore regionale della Campania Antonio Fullone,  il direttore generale del Personale e delle risorse del DAP Massimo Parisi e il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Mauro Palma.

La pizza viene estratta dal forno

Il progetto sperimentale, patrocinato della Camera dei deputati e finanziato dalla Cassa delle ammende, prevede la realizzazione di un laboratorio artigianale di pizzeria e friggitoria dentro il carcere di Poggioreale e permette di avviare al lavoro alcuni detenuti, dopo averli formati professionalmente all’esercizio di questi mestieri.

Poi viene inserita all’interno del cartone e poi del contenitore che mantiene la temperatura

L’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi Napoli, per rendere ancora più concreta la prospettiva di professionalizzazione esterna, in vista di una reale e stabile occupazione, ha promosso la creazione di una rete di attori istituzionali con i quali sono stati realizzati dei protocolli d’intesa. Sono stati pertanto coinvolti l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna per la Campania (UIEPE) per la selezione e la verifica dei contesti familiari dei ristretti da avviare alla selezione; le Associazioni dei Pizzaioli Napoletani per favorire la possibilità di collocamento lavorativo dei detenuti formati presso i loro associati e il tutoraggio in una prospettiva di lavoro autonomo e, infine, la Regione Campania per il finanziamento del placement e, a partire dalla seconda annualità della progettazione, delle attività formative.

E infine consegnata al personale e ai detenuti all’interno della struttura

Una seconda fase del progetto prevede la realizzazione di una pizzeria esterna al carcere, in un locale non più adibito al culto, collocato nel Centro Storico cittadino e messo a disposizione gratuitamente dalla chiesa di Napoli. Tale locale era una volta la chiesa di Santa Caterina al Pallonetto di Santa Chiara, da cui il nome “Brigata Caterina”. La fase di formazione prenderà l’avvio nel prossimo mese di settembre.