Reazione alla tentata evasione, Basentini: presto provvedimenti

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”Come trasformare un’ottima notizia in una situazione deplorevole e inaccettabile”. Con queste parole si è espresso Francesco Basentini, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, commentando il video che riprende i momenti immediatamente successivi alla cattura di un detenuto che aveva tentato la fuga. I fatti risalgono a mercoledì pomeriggio a Campobasso. Nelle immagini si vede chiaramente che all’operazione partecipano tre agenti penitenziari, due hanno la pistola, e uno dei due – dopo aver colpito il 37enne che aveva tentato la fuga – con uno schiaffo, gli punta l’arma alla fronte e successivamente gli tira un calcio mentre era a terra. ”Non sono assolutamente ammissibili atteggiamenti di quel tipo, soprattutto perché – prosegue il Capo del Dap – il soggetto in questione, una volta arresosi, era ormai nella piena disponibilità dei tre agenti ritratti nel video, pronti a immobilizzarlo con le manette”.   ”Ringrazio l’agente che è intervenuto con determinazione e fermezza per riprendere l’atteggiamento deplorevole del suo collega – ha concluso Basentini – Nei confronti di quest’ultimo, svolti gli accertamenti necessari, saranno immediatamente presi i provvedimenti del caso”.

L’iniziativa di Basentini è stata apprezzata da Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. “L’episodio accaduto fuori dal carcere di Campobasso è quanto mai grave e stigmatizzabile. Ha fatto bene il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad avviare gli accertamenti necessari sul fatto e un’eventuale azione disciplinare nei confronti dell’agente della polizia penitenziaria coinvolto”.

Anche il collegio del “Garante nazionale delle persone detenute” ha sottolineato positivamente la stigmatizzazione pubblica del comportamento di uno degli agenti fatta da Francesco Basentini: “Nessun messaggio di impunità – è scritto in una note – sarà dato nei confronti di chi abbia commesso comportamenti violenti o lesivi della dignità delle persone, una volta che queste siano private della loro libertà personale. Ciò a tutela della grande maggioranza del personale di Polizia che agisce nel pieno rispetto delle regole e dei propri doveri, come nel caso dell’agente che a Campobasso è intervenuto per fermare chi agiva con violenza”.

Il Garante regionale dei diritti della persona in Molise, Leontina Lanciano, dopo aver incontrato i vertici della struttura penitenziaria e il detenuto, ha dichiarato: “La questione è evidentemente di grande rilevanza e delicatezza e merita quell’attenzione e riflessione che va oltre l’impatto emotivo immediato che la visione del filmato ha comprensibilmente determinato. Non esistono fazioni in questo caso, esiste invece il diritto, al di sopra delle parti – prosegue Lanciano – a tutela di tutte le figure della nostra società, anche di quelle che hanno commesso errori e si trovano momentaneamente private della libertà. Saranno rispettati pertanto i diritti di tutti. Quelli del detenuto non verranno certamente meno, anche perché è mio compito tutelarli. In ogni caso, quanto accaduto non potrà inficiare o far nascere dubbi sul servizio svolto quotidianamente, in condizioni spesso complesse, dalla Polizia penitenziaria”.