Canoa e ciclismo su pista, la Polizia Penitenziaria veste tricolore

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

A Fiorenzuola ha tremato il trono di Elia Viviani, medaglia d’oro nell’Omnium ai Giochi di Rio 2016: è stato Francesco Lamon, punto fisso nel quartetto dell’inseguimento e speranza olimpica nel Chilometro da fermo, a tentare l’impresa, durante i Campionati Nazionali di ciclismo disputati sull’anello piacentino. Un solo punto – 131 a 130 – ha diviso i due pistard al termine della maratona di quattro gare che ha occupato l’intera giornata di ieri: il veneziano delle Fiamme Azzurre ha provato ad accumulare un vantaggio rassicurante prima vincendo Eliminazione e Tempo Race, poi chiudendo al terzo posto nello Scratch, ma la superiorità dell’olimpionico è uscita fuori nella prova conclusiva della Corsa a punti, d’altronde una specialità nella quale Viviani ha già messo in bacheca due titoli europei.

Due titoli per lo sprinter Francesco Ceci (Fiamme Azzurre) a Fiorenzuola
Due titoli per lo sprinter Francesco Ceci (Fiamme Azzurre) a Fiorenzuola

In un’edizione tricolore che come di consueto, durante l’indisponibilità del velodromo federale di Montichiari, ha riguardato solo una parte del programma, le Fiamme Azzurre hanno portato a casa i due ori nelle specialità veloci grazie a un ritrovato Francesco Ceci: l’ascolano ha battuto l’emergente Matteo Bianchi sia nella finale dello Sprint sia in quella del Keirin. Sempre nella prima giornata è arrivato il titolo di Lamon, in coppia con Michele Scartezzini, nella Madison: i due veneti si sono ritrovati quest’anno compagni di squadra, grazie al reclutamento di Scartezzini nel Gruppo Sportivo della Polizia penitenziaria, e hanno confermato la loro superiorità con un punteggio di 98 punti davanti a specialisti di caratura internazionale come Stefano Moro e Davide Plebani (86 punti).

Il mondo delle due ruote continua a puntare sulle Fiamme Azzurre: la nazionale della pista, con un occhio già a Tokyo 2020, conta sui nostri campioni soprattutto per i due gruppi dell’inseguimento a squadre, entrambi con prospettive di podio olimpico. Ma nel frattempo prosegue anche il percorso di avvicinamento delle stradiste ai Mondiali di fine settembre nello Yorkshire: le ultime uscite hanno visto Letizia Paternoster e Marta Bastianelli piazzate nella corsa a tappe “Boels Ladies Tour” sulle strade olandesi: la giovane trentina terza nella prima tappa di Weert e la “mammina dei Castelli” quarta nella frazione conclusiva con arrivo ad Arnhem.

Francesca Genzo e Susanna Cicali (Fiamme Azzurre), protagoniste dei Campionati Italiani di canoa all'Idroscalo di Milano
Francesca Genzo e Susanna Cicali (Fiamme Azzurre), protagoniste dei Campionati Italiani di canoa all’Idroscalo di Milano

Se i ciclisti sognano le medaglie olimpiche, le nostre canoiste sono ancora in caccia di un biglietto per il Giappone: obiettivo purtroppo fallito ai recenti Mondiali di Szeged (Ungheria), dove Susanna Cicali, Sofia Campana e Francesca Genzo sono state capaci di raggiungere solo le finali B, piazzamenti insufficienti a garantire la carta olimpica. Resta il fatto che l’Idroscalo milanese – teatro in questo fine settimana della rassegna tricolore di canoa velocità – ha dimostrato una volta di più come le pagaie delle Fiamme Azzurre siano ancora le migliori in quasi tutte le specialità al femminile: grazie soprattutto al doppio successo della nostra ammiraglia nel K4, sia sui 200 metri sia nella distanza olimpica dei 500. Protagoniste in entrambi i casi Sofia Campana, Susanna Cicali, Francesca Genzo e Norma Murabito (la siciliana che aveva partecipato ai giochi di Londra 2012). Ma le nostre ragazze non si sono fermate qui: venerdì oro nel K2 1000 metri con le sorelle Stefania e Susanna Cicali, sabato altro titolo nel K2 500 metri con Sofia Campana e Susanna Cicali e chiusura domenica con il K2 200 metri composto da Francesca Genzo e Susanna Cicali. E in K1? Sì, c’è stato anche un successo in barca singola, nel K1 200 metri dove Genzo ha preceduto Campana al photofinish, lasciando al terzo posto la portacolori della Marina Militare Cristina Petracca.