Carcere, Cartabia incontra i Garanti: “E’ il momento della concretezza”

La ministra Cartabia alla Conferenza dei Garanti territoriali
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“Concretezza, questo è il tempo di operare. Abbiamo studiato, riflettuto, convocato una Commissione e ci possiamo giovare degli esiti di riflessioni ricchissime svolte negli anni passati. Ora è giunto il momento di essere operativi, a partire dalle piccole grandi cose che fanno la vita quotidiana del carcere: le assunzioni del personale, gli interventi sugli edifici – perché anche le mura devono parlare di dignità”. Così in un passaggio del suo intervento, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, si è espressa durante la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà Dignità e reinserimento sociale. Quali carceri dopo l’emergenza?“, che si è tenuta nell’aula consiliare della Città metropolitana di Roma Capitale.

Ai lavori, introdotti da StefanoAnastasia, portavoce della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia, hanno portato il loro saluto, tra gli altri, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico Caiazza.

La Guardasigilli ha poi ricordato come in questi due anni di pandemia, il carcere abbia avuto “un carattere ancora più afflittivo per i detenuti e più usurante per la Polizia e per il personale” le aggressioni sono cresciute e il numero dei suicidi è sempre troppo alto. Riferendosi a quanto detto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un suo recente appello: “Dignità è un carcere non sovraffollato, è un carcere dove si possa percorrere veramente una strada di reinserimento, perché anche in questo modo che si coltiva la sicurezza della società”, ha ribadito all’aula: “In questo momento di crisi, dobbiamo superare le contrapposizioni, perché non esiste un carcere della dignità e un carcere della sicurezza, non esiste un problema della polizia e uno dei detenuti o dell’amministrazione. Dobbiamo trovare il modo di lavorare in sinergia nella concretezza e nei dati di realtà”.

La ministra Cartabia alla Conferenza dei Garanti territoriali

Rivolgendosi ai Garanti convenuti, ne ha rimarcato il ruolo fondamentale: “E’ importante la conoscenza e l’operatività che portate nella galassia del carcere; vedete e segnalate problemi grazie proprio alla vostra presenza sul territorio, siete innovatori e i vostri sguardi diversi sono fondamentali”. E ha indirizzato loro un invito: “Mettiamoci in rete, parliamoci, troviamo il modo di far confluire tutto quello che ci può permettere sia orizzontalmente sia verso il centro, con l’amministrazione, con la magistratura di sorveglianza, con la Polizia, di avere un incessante scambio di informazioni, esperienze, indicazioni di problemi. Questo è l’unico modo che abbiamo per poter incidere su una realtà che, per me, ogni volta che visito un carcere scopro un mondo pieno di contraddizioni”.

Infine la Ministra ha auspicato “un carcere sempre più simile al volto che la Costituzione gli vuole assegnare”.