Con le video-lezioni non si ferma la scuola nel carcere di Bergamo

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Bergamo didattica a distanza
In un momento di grande emergenza, siamo coinvolti tutti, nessuno escluso, “dentro e fuori” dalla cinta muraria, senza esclusioni, differenza di etnia, di religione e ceti sociali.
Del termine spazio  Wikipedia dice testualmente: “Un vuoto che esiste tra corpi celesti, ma in realtà non è completamente vuoto, al suo interno contiene una densità di particelle”. Voglio pensare a queste particelle come a tutti coloro che sono ristretti negli istituti di pena ed in particolar modo in questo di Bergamo, che oggi ancor di più vivono una situazione disagiata e di difficile gestione da parte dell’istituzione carcere.

L’emergenza Covid-19 ha portato a provvedimenti restrittivi che hanno visto la sospensione temporanea dei colloqui visivi con i propri familiari, la sospensione all’ingresso di tutte le forme di volontariato, fonte di massimo aiuto per coloro che si trovano ristretti negli istituti. Non certamente ultima per importanza la scuola, i corsi di formazione professionale e gli incontri formativi. I detenuti che nel corso dell’anno hanno costantemente seguito con interesse le lezioni si sono ritrovati improvvisamente nell’impossibilità di terminare un loro percorso didattico, che con l’aiuto della scuola avrebbe contribuito al proprio accrescimento culturale e quindi al reinserimento.

La Direttrice e il Comandante hanno subito appoggiato le direttive impartite dal Ministero dell’Istruzione, agevolando con non poche difficoltà la ripresa dell’attività scolastica mediante l’utilizzo della didattica a distanza. Dando così modo ai docenti del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Bergamo e dell’Istituto Alberghiero Sonzogni di Nembro (oltre agli incontri per la rivista Spazio) di proseguire il percorso scolastico interrotto dal virus. I detenuti hanno positivamente accolto tale iniziativa alla ripresa scolastica e agli incontri formativi.
Anche il personale di Polizia Penitenziaria ha contribuito alla riuscita di questo nuovo progetto: una scuola in videoconferenza con tutti i docenti delle scuole, utilizzando sistemi informatici che oggi aiutano ad accorciare le distanze.

Lo spazio, allora, forse non è così lontano: a volte basta guardare con occhi diversi per non sentirsi abbandonati o… persi nello spazio.

Ivano Zappa è Assistente Capo Coordinatore della Casa Circondariale di Bergamo