Carcere di Prato, ristrutturata prima sezione di Media Sicurezza

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Un verde pastello, nuovo, fresco, al posto dell’ormai vecchio e logoro azzurrino sulle pareti dei corridoi e delle camere di pernottamento. Sarà questo, da oggi in poi, il nuovo aspetto della 1ˆ sezione del reparto media sicurezza della Casa Circondariale di Prato, che è stata inaugurata stamattina dal Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Umbria, Gianfranco De Gesu.

L’intervento di ristrutturazione degli spazi detentivi, che si è concluso il 30 novembre scorso, ha riguardato sia la dotazione di docce nelle 25 celle della sezione sia la riqualificazione dell’intera sezione.

Grazie a uno specifico progetto finanziato da Cassa Ammende per circa 77mila euro, i locali dei servizi igienici, fin qui privi di docce, sono stati adeguati finalmente alle norme del DPR 230/2000 in materia di spazi detentivi. Tale somma ha consentito di coprire le spese per l’acquisto di materiali, per l’intervento di una ditta specializzata e per pagare le mercedi di quattro detenuti che hanno lavorato al progetto.

Gli operai della ditta hanno affiancato i detenuti nello svolgimento di molte delle lavorazioni necessarie: dalla rimozione dei lavapiedi all’intonaco delle pareti, dalla stesura della resina bagno doccia su pareti e pavimenti alla pittura delle camere detentive, del corridoio e dei blindati.

“Siamo soddisfatti dello straordinario obiettivo raggiunto – ha dichiarato il direttore dell’istituto, Vincenzo Tedeschi – Si è trattato di un eccellente lavoro di squadra, una sinergia incredibile tra le maestranze della ditta, i detenuti coinvolti nel progetto e lo straordinario impegno del personale addetto alla Manutenzione Ordinaria Fabbricato”.

Dal canto suo il provveditore De Gesu ha ringraziato Cassa Ammende “per l’impegno e la disponibilità dimostrata nell’assegnazione delle risorse necessarie alla realizzazione di questo intervento”. Quella di oggi, ha concluso, “è una risposta concreta alle esigenze di migliorare il vivere quotidiano delle persone private della libertà, offrendo loro, allo stesso tempo, un riconoscimento di dignità e un motivo di speranza”.

Quella speranza che da sempre è verde come le nuove pareti della sezione ristrutturata.