Spoleto, i detenuti costruiscono cucce ecologiche per il canile

Carcere Spoleto, le cucce donate al canile realizzate dai detenuti (foto del Comune di Spoleto)
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Dalla casa di reclusione di Maiano al canile del Comune di Spoleto, questo il tragitto compiuto dalle sette cucce realizzate dai detenuti dell’istituto penitenziario.

Costruite con materiale di recupero, sono state prodotte nella falegnameria del carcere, uno spazio di oltre 600 mq in cui lavorano 12 detenuti, grazie anche alla collaborazione di due agenti della Polizia penitenziaria Danilo Montioni e Massimo Moriconi, e consegnate venerdì scorso al canile comunale, alla presenza della vice direttrice del carcere, Chiara Pellegrini, e dell’Assessore all’ambiente, Maria Rita Zengoni.

L’occasione ha fatto nascere l’idea di coinvolgere i detenuti nella cura di alcuni cani grazie al progetto “Fuori dalle gabbie“: già avviato in Sardegna nel carcere di massima sicurezza di Cagliari, è stato illustrato dalla coordinatrice Federica Faiella, presente alla manifestazione. Nel specifico, il modello prevede, da una parte, la formazione dei detenuti in materia di recupero comportamentale dei cani ed educazione cinofila, e dall’altra, una serie di attività a diretto contatto con i cani, volte alla socializzazione con l’animale.

Un’opportunità di formazione e di conoscenza per le persone recluse, dunque, che permetterà l’acquisizione di professionalità spendibile nel mondo del lavoro, una volta scontata la pena.

(foto tratta dal sito www.comune.spoleto.pg.it)