Carceri e università, nasce il polo Appulo–Lucano

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Il Provveditorato Regionale della Puglia e Basilicata (PRAP) e  gli Atenei pugliesi  hanno aderito alla Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari (CNUPP), istituita dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI ), grazie alla convenzione siglata questa mattina, 8 luglio 2021, nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento a Lecce, tra il Provveditorato Regionale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e i Rettori dei vari  atenei pugliesi. Tra gli obiettivi principali dell’accordo, la costituzione del  “Polo didattico universitario penitenziario Appulo–Lucano” che integri e coordini le attività volte a consentire ai detenuti e agli internati il conseguimento di diplomi di laurea, lauree magistrali e altri titoli.

Nel primo triennio di vita della CNUPP gli Atenei aderenti con studenti attivi sono passati da 27 nel 2018/19 a 32 nel 2020/21 (con un incremento del 18,5%); gli Istituti Penitenziari in cui operano i Poli Universitari Penitenziari da 70 a 82 (con un incremento del 17,1%); il numero di studenti iscritti da 796 a 1034 (con un incremento del 29,9%). Tra questi dati spicca il notevole incremento della componente femminile, che passa da appena 28 studentesse nel 2018-19 a 64 nel 2020-21, quindi con un incremento del 128,6%.

Diritto studi universitari in carcere 8lug21

Hanno firmato la convenzione, che da oggi aggiunge alla conferenza atenei prestigiosi, il Provveditore Regionale Giuseppe Martone, il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, il Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Stefano Bronzini, il Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino, il Rettore dell’Università LUM “Giuseppe De Gennaro” Antonello Garzoni e, per il Rettore dell’Università di Foggia Pierpaolo Limone, la delegata Anna Maria Campanale.

La realtà dei Poli Universitari Penitenziari italiani, iniziata più di venti anni fa a Torino e replicata, pur con differenze locali, in numerose altre sedi universitarie, coinvolge attualmente circa 40 Atenei che operano in oltre 80 istituti penitenziari. Nell’anno accademico in corso sono 1.034 gli studenti detenuti iscritti, dei quali 109 (10,5%) si trovano in regime di esecuzione penale esterna, 549 (53,1%) scontano una pena in carcere in circuiti di media sicurezza, 355 (34,3%) in alta sicurezza e 21 (2,1%) in regime 41bis. Le studentesse sono 64, quindi il 6,2% del totale degli studenti.

La costituzione della CNUPP ha consentito agli Atenei impegnati a garantire il diritto agli studi universitari per le persone private della libertà personale di agire in maniera coordinata e interloquire sia con il sistema universitario sia con quello penitenziario. Una collaborazione che ha portato  a siglare nel settembre del 2019 un protocollo d’intesa che definisce le modalità per il confronto permanente tra CNUPP e DAP. A breve saranno emanate delle linee guida condivise per regolamentare le attività di studio universitario all’interno degli istituti penitenziari italiani