1000 operatori socio-sanitari Bonafede: “Massima attenzione”

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Sono 1000 gli operatori socio-sanitari che presteranno la propria attività presso gli istituti penitenziari individuati dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per un periodo consecutivo fino al 31 luglio 2020. Lo dispone l’ordinanza della Protezione Civile di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze che destina altri 500 operatori alle residenze per anziani e disabili.

Per il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si tratta “del risultato dell’impegno congiunto di Protezione civile, ministero della Giustizia e ministero della Salute e degli Affari regionali”. “Questa è la dimostrazione – ha aggiunto il Guardasigilli – che, ancora una volta, le istituzioni unite possono puntare al raggiungimento di risultati ambiziosi e importanti. La tutela di chi lavora e vive all’interno delle carceri è un fronte a cui tutto il Governo sta prestando massima attenzione”.

Anche il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi ha commentato la notizia della pubblicazione del bando. “La salute di chi lavora e vive nelle carceri – ha dichiarato Ferraresi – è in cima alle nostre priorità, questa task force di nuovi operatori darà grande aiuto al personale sanitario e sono certo che gli italiani, anche in questa occasione, saranno capaci di grandi slanci di generosità e partecipazione”.

Possono partecipare alla procedura di selezione gli operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale, i dipendenti di strutture sanitarie anche non accreditate e operatori liberi professionisti purché in possesso del titolo di “Operatore Socio Sanitario” ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della Sanità, il Ministro della Solidarietà Sociale e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 22 febbraio 2001.

E’ possibile partecipare alla procedura di selezione compilando questo form sulla pagina della Protezione Civile fino alle ore 20:00 del 22 aprile 2020.