La ministra Cartabia a Rebibbia: “Ricucire gli strappi generati”

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Una passerella in cui hanno sfilato gli abiti realizzati (20 in tutto tra capispalla, gilet e pantaloni) da ‘alunni storici’ ma anche da nuovi partecipanti: dieci detenuti, allievi del corso per aspiranti sarti, che hanno indossato le creazioni della collezione estiva e invernale del laboratorio di Alta Sartoria, guidata dal Maestro sarto Sebastiano Di Rienzo.

La Guardasigilli, intervenuta per un saluto in apertura della manifestazione dal titolo simbolico “Ricuciamolo insieme“, facendo riferimento all’immagine “simbolica” dall’ago e del filo, ha voluto ricordare come sia importante: “Ricucire gli strappi che sono stati generati, che abbiamo inferto nella vita delle persone, ricucire la pace con noi stessi e con l’esterno”.

E ancora, facendo riferimento all’importanza della sfilata intesa come offerta del frutto del proprio lavoro “a tutti, alla nostra comunità, ai nostri familiari, a tutti quelli che si occupano della realtà del carcere” ha voluto rammentare che: “prendere consapevolezza del proprio valore è il passaggio decisivo nella vita di ogni persona, un passaggio che può rimettere in moto le energie migliori che ci sono in ciascuno”.

La ministra della Giustizia, in conclusione, ha voluto ringraziare tutti coloro “che hanno reso possibile realizzare non soltanto quella fondamentale possibilità di lavoro, ma anche di offrirne i frutti all’attenzione di tutti, perché questo è il momento in cui possiamo prendere consapevolezza della parte migliore di noi, della parte migliore del tempo che ci è dato di vivere anche dentro queste mura”.