Cartabia al Csm, su Ufficio del processo e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

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Il ruolo strategico dell’Ufficio del Processo per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il dibattito è stato aperto da Giovanni Zaccaro, Presidente della VII Commissione del CSM, e introdotto dalla relazione del vice Presidente del CSM, David Ermini, che parlando di innovazione organizzativa, ha fatto appello a “un profondo cambio di mentalità del magistrato accompagnato dal salto culturale che l’Ufficio per il processo impone: qui sta la vera sfida chiesta alla magistratura: obiettivi serrati e ambiziosi” ha precisato Ermini  “da conseguire entro il 2026, con l’abbattimento dell’arretrato civile del 90%, in tutti i gradi di giudizio; riduzione del 40% della durata dei procedimenti civili; riduzione del 25% della durata dei procedimenti penali”.

All’incontro ha preso parte anche, Raffaele Piccirillo, capo di Gabinetto del dicastero della Giustizia che ha voluto sottolineare come il ruolo della formazione sia molto importante nell’Upp, riferendosi: “Non solo a coloro che hanno una responsabilità organizzativa istituzionalizzata ma anche ai singoli magistrati che fruiranno di queste risorse”. E, proseguendo, ha puntualizzato: “Alcune di queste figure avranno funzioni piuttosto estrinseche rispetto allo ius dicere, ma ci saranno anche coloro che studieranno il fascicolo e avranno tutta la funzione di assistenza al giudice. Dal punto di vista dell’organizzazione dell’ufficio, il modello ‘team’ sarà quello base ma poi ogni ufficio lo dovrà adeguare alla propria realtà, attingendo anche dall’esperienza di chi ha già collaudato questi modelli: coloro cioè che hanno avuto dei tirocinanti”.

Per Barbara Fabbrini, capo del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria: “Riguardo l’Ufficio del processo abbiamo degli obiettivi che sono qualitativi prima che quantitativi. Ecco perché assume importanza il progetto organizzativo, che fornisce una rappresentazione programmatica, tratteggiando le criticità, gli obiettivi e la distribuzione delle risorse. A questo va aggiunta la costruzione dei servizi nei quali noi intendiamo far operare queste nuove risorse degli addetti agli Uffici per il processo”.