Cartabia: “Giovani per la giustizia, con l’UPP 16.500 assunzioni”

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Cartabia Università Roma Tre

“Un cantiere, da cui immagino la giustizia italiana possa uscire rivitalizzata”. Un grande cantiere, composto di nuove assunzioni – “Come non ci sono precedenti” – e di un piano di riforme, “Per rispettare gli impegni con l’Europa”. Parla all’Università Roma Tre la ministra della Giustizia, Marta Cartabia. E descrive così le innovazioni, previste o attese. A cominciare dall’Ufficio per il processo, tema centrale del dibattito “Giovani per la giustizia”.

L’ufficio per il processo è una struttura che prevede un gruppo di giuristi, per lo più giovani, che ‘fa squadra’ con il giudice e lo supporta nell’amministrazione della giustizia. E mentre aiuta, cresce la sua statura professionale.

 

“Un’occasione per il sistema giustizia, senza dubbio; ma anche per voi: per le giovani generazioni di giuristi. I fondi del Recovery plan ci danno la possibilità di assumere, sia pur a tempo determinato, 16.500 giovani giuristi. Proprio una grande, straordinaria occasione. Una grande occasione per la vostra generazione e anche per il sistema giustizia italiano”  – ha specificato la Ministra – “Per voi, anzitutto: la proficua partecipazione all’Ufficio per il processo attribuirà benefici agli assistenti di giustizia – in termini di titoli, posti riservati e punteggi aggiuntivi per futuri concorsi, a cominciare da quello in magistratura, nelle pubbliche amministrazioni, nell’accesso alla professione forense o a quella notarile, nella scuola di specializzazione o alla magistratura onoraria”.

La Ministra ha voluto poi sottolineare come con l’Ufficio per il processo, la Giustizia diventi un’opera corale: un team qualificato di giovani laureati andrà ad affiancare il giudice, per agevolarlo in attività preparatorie e collaterali, come lo studio della giurisprudenza, l’organizzazione delle pendenze, l’approfondimento dello studio della dottrina, il supporto nell’uso degli strumenti informativi, la stesura di appunti, l’individuazione di soluzioni conciliative che in termini di esperienza significano molto.

Sottolineando poi come con l’UE l’Italia si sia impegnata ad abbattere la durata del processo del 40% nel processo civile e del 25% del processo penale, ha messo in risalto come l’ufficio per il processo costituisca  solo un tassello della Riforma della giustizia e che miri a garantire un sistema efficiente in cui le domande dei cittadini trovano tempestive risposte; dove le imprese internazionali sanno di poter investire, avendo garanzie di affidabilità anche sul sistema giudiziario.

Accanto all’Ufficio per il processo e alle tante riforme in atto, la Guardasigilli ha inoltre specificato come si stia procedendo con assunzioni di nuovi magistrati e di personale amministrativo. “Per i cancellieri, proprio in questi giorni i primi tra i 2.700 vincitori del concorso pubblico – che si è tenuto in primavera – stanno indicando una preferenza per la sede. Gli altri lo faranno a settembre. Per i magistrati, sono state comunicate date e sedi per il concorso che si terrà a metà luglio per 310 posti, che era stato rimandato per colpa della pandemia e sono felice però di poter anticipare qui anche l’apertura di un nuovo bando, il prossimo autunno, per un ulteriore concorso in magistratura, che dovrebbe tenersi nei mesi successivi” ha chiosato.

In chiusura, ha ricordato che partirà lunedì da Milano il “viaggio” nelle Corti d’Appello italiane con lo scopo  di ascoltare direttamente esigenze, richieste e i progetti di ogni diversa realtà giudiziaria. “Sarà un viaggio che potrà arricchire me e la struttura del Ministero, attraverso la conoscenza delle specificità delle diverse realtà giudiziarie” ha concluso la Ministra.

In allegato il discorso della ministra

Allegati