Cartabia: “Corte di giustizia UE protagonista dell’integrazione tra popoli”

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“Settant’anni fa gli Stati fondatori della Comunità europea del carbone e dell’acciaio decisero di dare vita alla Corte di Lussemburgo. Essi compresero la necessità di creare un organo giurisdizionale deputato ad assicurare il rispetto delle norme del trattato e a risolvere le controversie”. Ha esordito così la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, prima della rappresentazione teatrale “L’ultima estate – Falcone e Borsellino, 30 anni dopo” di Claudio Fava, che si è tenuta a Lussemburgo a conclusione della riunione del Consiglio giustizia e affari interni (Gai). “La Corte di giustizia è diventata protagonista attiva sempre pronta a dare impulso all’integrazione tra i popoli e gli ordinamenti giuridici europei”.

Oltre i 70 della Corte di giustizia dell’UE, quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa di Falcone e Borsellino: “Trent’anni fa in Italia la mafia sferrò il suo peggiore attacco allo Stato; dal cratere di quelle bombe però la Repubblica si è rialzata più forte. Gli attacchi a uomini come Falcone e Borsellino simboli della lotta ai clan, hanno rappresentato un momento fondativo del nostro essere popolo, in Italia e in Europa” ha proseguito la Guardasigilli che, ripercorrendo le parole di don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso in quella stagione di quotidiani lutti, ha ricordato come sia importante rinnovare nelle scelte piccole e grandi un’azione concreta contro ogni “ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi”.

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“Quando lottiamo a difesa della dignità dell’uomo, in ogni contesto, noi lottiamo contro la mafia e le sue leggi nella consapevolezza che la mafia è un fenomeno internazionale, come ormai da tutti riconosciuto, e che come tale va affrontato”, ha aggiunto la Ministra, che ha poi sottolineato come “questi 30 anni siano stati anche il tempo per perfezionare la nostra legislazione antimafia, all’insegna della cooperazione, del coordinamento e seguendo la lezione di Giovanni Falcone: follow the money”.

“In questa prospettiva, accogliamo con favore l’iniziativa della Commissione europea finalizzata a una proposta di direttiva, utile per individuare nuovi meccanismi armonizzati di confisca, strumento che in Italia ha dato prova di incidere significativamente nella lotta alla criminalità organizzata”.

“L‘educazione al gusto della legalità, motore di questi ultimi 30 anni, rivolta soprattutto ai più giovani, deve essere la direzione su cui muoversi, anche per il futuro, nella consapevolezza – come ricordava Falcone – che nel percorso è necessario coinvolgere le forze migliori delle istituzioni”, ha concluso Marta Cartabia.