Cartabia: “Non disperdere il metodo ispirato alla Costituzione”

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Responsabilità diffusa, cooperazione, metodo, sono alcune delle parole chiave che hanno guidato la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, durante il suo intervento alla giornata di studi organizzata a Capri dalla Scuola superiore della magistratura, dal titolo “Organizzando la giustizia. Le riforme del diritto e del processo al passo dell’innovazione tecnologica, nella stagione del Pnrr“.

Organizzando la giustizia - Webinar della Scuola Superiore della Magistratura
Organizzando la giustizia – Webinar della Scuola Superiore della Magistratura

Ha ringraziato i molti convenuti, ma anche i tanti assenti, che hanno attraversato questi 20 mesi “vissuti con una intensità tale che li fanno apparire anni di lavoro”, e i responsabili della giustizia dei partiti politici, di un “complessissimo governo di unità nazionale che abbracciava un arcobaleno di colori infiniti”. E ha ricordato come Alcide De Gasperi, durante la Costituente, “in condizioni imparagonabilmente più complesse e difficili”, era riuscito a fare la sintesi delle cose buone da qualunque parte arrivassero, perché consapevole ‘che in politica non tutto il male sta da una parte e le virtù dall’altra’:  “Abbiamo cercato di fare altrettanto”.

Organizzando la giustizia - Webinar della Scuola Superiore della Magistratura - Covelli, Piccirillo, Sisto
Francesco Paolo Sisto, Maria Rosaria Covelli, Raffaele Piccirillo, Francesca Quadri e Raffaella Calandra

Ma soprattutto, Marta Cartabia, ha voluto offrire – pensando al prossimo passaggio di testimone – alcune riflessioni circa il metodo adottato per elaborare le riforme della giustizia civile e penale, oramai  “alla ragioneria per il mitico bollino e quindi veramente in attesa di pubblicazione”. “Pianificare, lavorare con l’idea di raggiungere degli obiettivi e farlo attraverso una forte collaborazione, una cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti” così ha sintetizzato la Guardasigilli, augurandosi inoltre che non vada dispersa neanche la “cooperazione orizzontale” che si è sviluppata tra le diverse amministrazioni.

Ha idealmente “affidato a tutti” quello che fin qui è stato fatto: “Gli strumenti normativi, i mezzi digitali, le risorse umane, i concorsi e i giovani dell’ufficio del processo”.  Perché: “Questi strumenti sono e potranno diventare un fattore di Rinnovamento – così ricordando le parole del Capo dello Stato – se davvero ciascun magistrato, ciascun cancelliere, ciascun addetto all’ufficio del processo, tutti i soggetti, ciascun avvocato, ne farà uso in vista di una responsabilità e di un interesse che riteniamo superiore a quelli che sono i nostri singoli obiettivi, ma che è veramente l’interesse generale”.

Organizzando la giustizia - Webinar della Scuola Superiore della Magistratura - Mangano e Lo Curto
Franca Mangano e Concetta Lo Curto

Esperienze in atto, buone prassi e sperimentazioni già fatte: “Noi siamo realmente partiti da lì, illuminati da un unico faro, passati al vaglio della Costituzione così come vive nella giurisprudenza costituzionale”. La ministra Marta Cartabia ha così concluso l’intensa mattinata di lavori, in cui sono intervenuti, fra gli altri, Pietro Curzio, Luigi Salvato e Margherita Cassano, Primo presidente, Procuratore generale e Presidente aggiunto della Corte di cassazione, Giorgio Lattanzi, Presidente della Scuola superiore della magistratura, Elisabetta Garzo, Presidente del tribunale di Napoli, Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario alla giustizia, Raffaele Piccirillo, Capo di Gabinetto, Maria Rosaria Covelli, Capo dell’Ispettorato, Franca Mangano e Concetta Lo Curto, Capo e Vice Capo dell’Ufficio legislativo, e Francesca Quadri, Capo dell’Ufficio legislativo della Ministra per il Sud.