Cassa ammende finanzia progetti di edilizia e inclusione sociale

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Dopo aver valutato molte richieste di finanziamento di progetti di reinserimento sociale, assistenza ed edilizia penitenziaria, il Consiglio di amministrazione della Cassa delle ammende ha approvato quei programmi in sintonia con le Linee programmatiche che ogni anno vengono adottate e che rappresentano anche l’indirizzo generale a cui devono attenersi gli organismi che presenteranno le domande.

Tra le delibere di recentissima approvazione, trovano spazio quelle legate al progetto “Mi riscatto per… ”, presentato dalla Casa circondariale di Arienzo e dalla Casa di reclusione di Roma Rebibbia. Approvati anche il progetto “Industria di essicazione e confezionamento di prodotti agricoli”, della Casa di reclusione di Carinola, il Corso di formazione per odontotecnico, presentato dalla Casa circondariale di Poggioreale, e il progetto Libertà di cambiare, ancora del carcere di Arienzo.

Una serie di ristrutturazioni sono state approvate e finanziate, come la tinteggiatura di alcuni locali e l’adeguamento aree verdi per colloqui familiari detenuti della Casa circondariale di Ragusa, la ristrutturazione della sala colloqui, della Casa circondariale di Torino, la realizzazione di due campi sportivi, della Casa circondariale di Cosenza.

Delibere approvate

Ricordiamo che la Cassa è un ente istituito con la Legge 9 maggio 1932 n. 547, che si occupa di:

  • potenziare percorsi di inclusione sociale e ampliare le opportunità di accesso al mondo del lavoro, attraverso il cofinanziamento di programmi di reinserimento socio-lavorativo;
  • rafforzare i programmi di assistenza ai detenuti, agli internati o alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a sanzioni di comunità e alle loro famiglie, orientati in particolare alle iniziative educative, culturali e ricreative, nonché di recupero dei soggetti tossicodipendenti, di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria;
  • realizzare progetti di edilizia penitenziaria per la riqualificazione e l’ampliamento degli spazi destinati alla vita comune e alle attività lavorative dei ristretti, per il miglioramento delle condizioni igieniche degli ambienti detentivi, delle aree destinate ai colloqui con i familiari, degli spazi in comune;
  • realizzare programmi finalizzati allo sviluppo di percorsi giustizia riparativa e mediazione penale e progetti di pubblica utilità.