Clownterapia: a Bari anche i detenuti saranno portatori di sorrisi

Clownterapia Dal sito www.teniamocipermanoonlus.net
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Occhiali giganti, un pasticcio sulla faccia, un enorme naso rosso e un divertente camice colorato. Sono questi gli strumenti del mestiere che il clown deve sempre avere con sé.
La clown-terapia è una terapia medica alternativa che “utilizzando le tecniche del circo e dei teatri di strada, alleggerisce il ricovero dei pazienti e facilita le cure ospedaliere”, dai più piccoli fino agli adulti per arrivare agli anziani. I primi clown-dottori apparvero negli ospedali di New York intorno agli anni 80. Il giornalista americano Norman Cousins fu tra i primi a testimoniare con la sua esperienza, come fosse possibile guarire grazie a fattori positivi. Ma l’invenzione della terapia del sorriso si deve al famosissimo Patch Adams che in California ne fu il vero e proprio promotore.

C’è pero chi ha pensato a nuove applicazioni di questa terapia, e non più tardi di un anno fa l’ha portata nel carcere di Bari: su suggerimento della cooperativa Marcovaldo, una onlus che si occupa del benessere di coloro che sono costretti in un istituto penitenziario, e con il benestare del Garante regionale per i diritti dei detenuti, l’associazione “Viviamo in positivo” ha iniziato a occuparsi dell’intrattenimento dei bambini che si recano in visita ai parenti reclusi. L’ambiente carcerario – anche il migliore – impone momenti emotivamente stressanti e i bambini, sottoposti come tutti a perquisizioni e attese, possono essere schiacciati dal colore cupo dei luoghi e dalle regole ferree da rispettare, dalle porte che si aprono e si chiudono rumorosamente. I clown dell’associazione si sono quindi fatti carico di alleggerire questi momenti intrattenendoli con spettacoli di magia, marionette, bolle di sapone e giochi. Ed è proprio da qui che è nata l’idea di formare alcuni detenuti e trasformarli in clown.

La scorsa settimana l’associazione nazionale di clownterapia “Teniamoci per mano onlus” ( teniamocipermanoonlus.net ) ha tenuto un corso di tre giorni per avviare 14 detenuti della casa circondariale di Bari alla conoscenza dei principi della “terapia del sorriso”. Questa loro nuova conoscenza verrà messa a disposizione di chi soffre negli ospedali e, inoltre, potrà contribuire al loro sviluppo personale e al successivo reinserimento nella società.

Il corso, gestito da un formatore specializzato, ha previsto una prima fase emozionale, dedicata alla introspezione e alla ricerca delle caratteristiche necessarie per essere un clown, e una ludica, per apprendere le tecniche di clownerie, improvvisazione teatrale e include anche lo yoga della risata.