“Il confronto con l’Avvocatura è essenziale per le riforme”

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“L’Avvocatura costituisce un fondamentale strumento di tutela dei diritti e la funzione giurisdizionale che svolge ne fa un imprescindibile baluardo di legalità per il cittadino. Il dialogo tra istituzioni, il confronto e l’approccio responsabile con le rappresentanze degli avvocati, e con  tutti gli operatori del sistema, l’ascolto delle istanze provenienti dagli addetti ai lavori, rappresentano non solo il punto di partenza, ma l’indispensabile strumento di attuazione delle tante riforme già avviate e di quelle che vogliamo realizzare, per costruire un sistema sempre più efficiente e per restituire ai cittadini una giustizia sempre più credibile”. Con queste parole il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è intervenuto alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 del Consiglio Nazionale Forense.

Il Guardasigilli ha ricordato gli impegni assunti per la classe forense a partire dal riconoscimento di rango costituzionale del ruolo dell’Avvocato: “E’ stato depositato e già assegnato in Senato il disegno di legge costituzionale per l’inserimento nell’articolo 111 della Costituzione di principi in materia di funzione e ruolo dell’avvocato. Si tratta di un obiettivo essenziale anche per sancire la basilare funzione sociale prima ancora che giuridica dell’avvocato”.

Tra i temi affrontati dal ministro Bonafede anche quello dell’accesso alla professione forense: “Abbiamo avviato un tavolo per formulare una proposta di riforma dell’esame di abilitazione all’esercizio delle professione di avvocato e dei requisiti per accedervi. L’obiettivo è porre rimedio alle criticità individuate dal CNF, per giungere a un percorso formativo delle scuole forensi più professionalizzante e selettivo”. In materia di equo compenso il Guardasigilli ha spiegato che l’obiettivo è “garantire uniformità e coerenza ai compensi dei liberi professionisti, stabilendo una soglia conforme ai parametri costituzionali da considerarsi limite invalicabile per il presidio della dignità del prestatore d’opera autonomo, specie nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con gli enti territoriali”.

Il Guardasigilli ha, inoltre, ricordato il disegno di legge, di recente approvato dal Consiglio dei Ministri, in tema di patrocinio a spese dello Stato per assicurare la piena attuazione del principio costituzionale del diritto di difesa dei non abbienti. Un passaggio conclusivo dell’intervento di Bonafede ha riguardato, invece, la riforma del processo penale e civile: “Si tratta di un impegno cardine del nostro lavoro. I cittadini chiedono e meritano processi celebrati in tempi ragionevoli e capaci di produrre decisioni certe: razionalizzare, snellire e accelerare i processi per incrementare la qualità del servizio e garantire una concreta risposta alla legittima domanda di giustizia dei cittadini”.