L’Europa promuove l’Italia per impegno contro corruzione

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L’Unione Europea promuove la legge anticorruzione italiana, voluta dal Guardasiglli Alfonso Bonafede, ed entrata in vigore il 31 gennaio 2019. Il provvedimento è stato indicato come “modello virtuoso” nella Relazione sullo Stato di diritto adottata oggi dalla Commissione europea. Nel suo Report sull’Italia la Commissione sottolinea che la legislazione, recentemente modificata, “prevede livelli più elevati di sanzioni per quasi tutti i reati di corruzione con l’obiettivo di aumentarne l’efficacia e la dissuasività”.

La riforma – si legge nel documento – “ha anche rafforzato il regime delle sanzioni accessorie estendendo l’ambito dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per una vasta gamma di reati di corruzione”. La Commissione precisa anche che “è in discussione in Parlamento una riforma per razionalizzare la procedura penale”, dal momento che “l’impatto dissuasivo delle sanzioni è ostacolato dall’eccessiva durata dei procedimenti penali”.

Per il ministro Bonafede “si tratta di un ulteriore riconoscimento da parte di istituzioni internazionali, che mi rende particolarmente orgoglioso. C’è ancora molto da fare ma la strada tracciata è quella giusta. Il nostro Paese continua ad andare a testa alta in Europa”.