Con il Recovery Plan quasi 3 miliardi per la giustizia

Aula di Giustizia del Tribunale di Milano
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Nella giornata di venerdì 15 gennaio è stato trasmesso in Parlamento il PNRR (Piano nazionale di resilienza e ripresa) del Recovery Plan.

In questi anni, il Ministero della Giustizia ha dato vita a un massiccio piano ordinario delle assunzioni, già avviato, per oltre 16.000 unità tra il 2018 e il 2023 e all’aumento della dotazione organica dei magistrati di 600 unità.

Nel PNRR approvato in Consiglio dei Ministri si progetta di incrementare gli investimenti in maniera da consentire, soprattutto, un’accelerazione dei tempi per riassorbire il contenzioso arretrato e consentire al sistema Giustizia di essere, finalmente, il motore della ripartenza del Paese.

Il Piano prevede uno stanziamento di 2,3 miliardi di euro da destinare alle assunzioni.

Si prevede, per esempio, di arruolare sino a 16.000 addetti all’ufficio per il processo, con contratto a tempo determinato e sino a 2000 magistrati aggregati.

È in programma, inoltre, l’immissione di nuove risorse per quanto riguarda il personale tecnico. Saranno assunti, con contratto a tempo determinato a ciclo unico, sino a 4.200 operatori, tra cui architetti, ingegneri, statistici e informatici: figure professionali fondamentali per migliorare il servizio sul territorio e far avanzare i progetti legati all’edilizia giudiziaria e alla digitalizzazione.

Un altro capitolo del Recovery riguarda la realizzazione di nuove cittadelle giudiziarie e la riqualificazione “green” e antisismica degli edifici esistenti. Le risorse per quest’obiettivo ammontano a 450 milioni di euro.​