Garanti, Giorgis: il carcere che rieduca è quello che dà sicurezza

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Si è tenuta a Napoli, venerdì e sabato della scorsa settimana, nella cornice del Centro Direzionale, la conferenza nazionale dei Garanti delle persone private della libertà.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha inviato un messaggio all’assemblea, in cui ha rimarcato che “affrontare efficacemente le criticità del sistema carcerario e mettere in campo le soluzioni migliori per porre rimedio a esse richiede la necessità del coinvolgimento di tutti i soggetti che interagiscono a vario titolo in questa realtà così complessa, dal Corpo della Polizia Penitenziaria ai detenuti”.

Sulla stessa linea il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Giorgis che ha partecipato ai lavori della conferenza. “Un carcere che riesce a offrire ai detenuti un efficace percorso rieducativo ed emancipante – ha dichiarato Giorgis – è un carcere che tutela la sicurezza dell’intera collettività, perché quando c’è recupero e reinserimento i tassi di recidiva scendono in maniera significativa, a vantaggio quindi dei detenuti e della sicurezza di tutti i cittadini”.

“Il Governo – ha poi aggiunto il sottosegretario – ha predisposto un programma di investimenti che, per quanto riguarda in particolare il settore dell’esecuzione penale, sono volti, oltre che all’assunzione di personale e alla formazione, alla costruzione di nuove strutture e alla ristrutturazione di quelle esistenti con criteri e progetti  innovativi in modo da creare spazi e condizioni materiali per rendere più efficace la funzione rieducativa della pena e migliorare le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria e di tutti coloro che operano all’interno del carcere”.

Giorgis ha poi ricordatto che parte degli investimenti sarà inoltre destinata ad affrontare il problema dei detenuti con disturbi psichiatrici e, più in generale, in coordinamento con il Ministero della Salute, a incrementare e modernizzare i servizi sanitari e le REMS.