Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, il quadro degli accordi internazionali

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Nella lotta al crimine organizzato, l’Italia resta modello anche per i Paesi del Centro e Sud America. Se alcuni Paesi chiedono assistenza per l’istituzione di strutture investigative come la Dia o la Dna per altri la richiesta è di collaborazione sulla lotta al riciclaggio o al contrasto al traffico internazionale di stupefacenti. Si intensificano gli accordi nell’ambito del Programma Falcone e Borsellino, dedicato ai due grandi magistrati che ebbero l’intuizione della necessità di perseguire su scala globale il contrasto alle mafie.

Proprio all’interno del Programma Falcone e Borsellino, fiore all’occhiello della diplomazia giuridica italiana nell’assistenza tecnica internazionale alla lotta contro il crimine, sono stati portati a termine una serie di accordi con i Paesi dell’America Latina.

“Contro una mafia internazionale serve una giustizia internazionale, il Programma in questo senso eredita le idee di Falcone e Borsellino. Dal 2015 al 2021 ci sono stati 1247 casi di cooperazione giudiziaria ma soprattutto è importante l’azione svolta, con il caso di Morabito in Brasile o la richiesta di estradizione degli ex militari dell’Operazione Condor” – così si espressa la ministra della Giustizia, Marta Cartabia durante “X Conferenza Italia – America Latina e Caraibi” sulle strategie e tecniche di contrasto al crimine transnazionale organizzato. “La mafia è un fenomeno globale che richiede una strategia globale, una strategia comune. “La mafia” –  ha aggiunto ancora – “Esplora di continuo nuovi territori alla ricerca di nuovi mercati nei quali investire le sue ingenti risorse economiche e per sceglierli effettua valutazioni che riguardano non solo il contesto legale ma la cultura del Paese. E’ in contesti di maggior chiusura ai trattati internazionali che i latitanti trovano rifugio” – ha chiosato – citando il caso dell’ex brigatista Alessio Casimirri, scappato in Nicaragua e non più estradabile.

Durante la Conferenza presenti presso l’Hotel Cavalieri Hilton oltre la Ministra Cartabia, il Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, e dell’Interno Luciana Lamorgese, nonché numerose personalità di spicco internazionali e la presenza speciale di Maria Falcone e Manfredi Borsellino, figlio di Paolo. Nell’incontro sono stati analizzati nel dettaglio gli accordi stipulati che riguardano formazione tecnica in materia di uso di nuove tecnologie contro il crimine, riciclaggio, cybercrimes e assistenza giudiziaria in materia penale ed estradizione.

Nello specifico, per Paesi come Argentina, Colombia, Guatemala, Repubblica dominicana, Costa Rica, Panama, Stati Uniti Messicani, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Cuba, Ecuador, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Paraguay, Perù, Uruguay, Repubblica Bolivariana del Venezuela, la maggior parte degli accordi multilaterali riguardano convenzioni delle N.U. contro crimine transnazionale organizzato e contro il traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Accordi bilaterali per assistenza giudiziaria in materia penale sono relativi a Paesi come Argentina, Repubblica Dominicana, Costa Rica, Stati Uniti Messicani, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Perù, Repubblica Bolivariana del Venezuela. Per gli stessi Paesi, insieme a Colombia, Panama, Cile, Uruguay e Repubblica Boliviana del Venezuela vanno aggiunte anche convenzioni e trattati in materia di estradizione e trasferimento di persone condannate.