Conferenza Onu, Nordio presenta
risoluzione contro corruzione

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È in corso ad Atlanta, negli Stati Uniti, la conferenza degli Stati aderenti alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (Uncac). La delegazione governativa italiana è guidata – dopo 12 anni – direttamente dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Nel suo intervento, durante la sessione plenaria di lunedì 11 dicembre, il Guardasigilli ha assicurato l’interesse dell’Italia a ricoprire un ruolo decisivo a livello internazionale nella lotta alla corruzione. L’Italia si è fatta promotrice, insieme al Messico con cui condivide uno specifico programma sotto l’egida dell’Unodc, di una risoluzione volta a denunciare lo stretto collegamento tra la corruzione e il crimine organizzato. L’obiettivo è “intensificare gli sforzi comuni – ha dichiarato Nordio – per prevenire e combattere la corruzione”, quale strumento utilizzato anche dai clan mafiosi per i loro affari criminali.

La risoluzione prende spunto dalla dichiarazione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella sessione speciale del giugno 2021. Essa tende a promuovere l’analisi e la comprensione dei rischi della corruzione e dell’impatto del coinvolgimento della criminalità organizzata, nonché l’adozione di strumenti efficaci di prevenzione e contrasto di tale allarmante fenomeno, sia a livello interno, sia nei rapporti internazionali.

“La corruzione – ha aggiunto il Ministro – è molto spesso veicolo per altri gravi reati. E’ un catalizzatore per l’infiltrazione di interessi criminali attraverso i punti deboli mostrati dalla pubblica amministrazione. Più la società è solida – ha proseguito Nordio – meno risulta permeabile alle infiltrazioni della criminalità organizzata”.

Conferenza Atlanta (Uncac, convenzione Onu contro corruzione, Credit Ministero della Giustizia)
(foto Ministero della Giustizia)

Nel suo intervento, il Ministro ha richiamato l’importanza della cooperazione internazionale tra le autorità giudiziarie e le forze di polizia nel contrasto a fenomeni criminali transnazionali, annunciando l’adesione dell’Italia alla Rete operativa globale delle autorità di polizia anticorruzione, lanciata dall’Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e della prevenzione del crimine): “Siamo convinti che lo scambio di buone pratiche e l’armonizzazione degli standard internazionali – ha spiegato Nordio ad Atlanta – siano fondamentali per combattere le attività illecite in ambito transnazionale”.

Il tema delle iniziative di contrasto al crimine organizzato transnazionale sarà in agenda anche durante l’incontro dei Ministri della Giustizia del G7 in programma a Venezia il prossimo anno.