Corsi, diplomi e campi sportivi: quando il carcere riallaccia vite

Giardino della solidarietà a Viterbo
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Poche linee, qualche tratto di pennello: se si potessero mettere su tela le sensazioni che suscitano le iniziative che si tengono in carcere, i colori sarebbero quelli della speranza.

Nel carcere San Giorgio di Lucca, poco prima di Natale, è stato realizzato con il contributo del Comune e la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio, il campo sportivo polivalente dove poter giocare a calcio, pallavolo e basket. Il 5 novembre, quando il campo fu inaugurato con una partita di calcetto fra detenuti, avvocati e rappresentanti della Giunta comunale, venne annunciato anche l’arrivo di un defibrillatore che in questi giorni è stato consegnato ai responsabili della struttura penitenziaria. Per il corretto utilizzo del dispositivo salvavita, che è stato sistemato in un locale facilmente accessibile dal campo sportivo, l’associazione Mirco Ungaretti onlus si è offerta per organizzare corsi di formazione rivolti anche ai detenuti.

Nel carcere di Rebibbia femminile ‘G. Stefanini’ di Roma sta per terminare invece il primo corso di sommelier, iniziato pochi mesi fa: 23 le partecipanti che prossimamente, il 14 aprile, riceveranno il diploma. Per l’occasione, a consegnare l’attestato sarà proprio il presidente della Fondazione Italia Sommelier, Franco M. Ricci, mentre Albano si esibirà per loro. Fra gli altri sarà presente anche la professoressa Paola Severino, già ministro della Giustizia e vice presidente della Luiss, presidente della Fondazione che porta il suo nome e che si occupa fra l’altro di sviluppare percorsi di formazione, reinserimento sociale e lavorativo per persone detenute ed ex detenute. Le detenute che a breve potranno fregiarsi del diploma e del tastevin, uno degli strumenti del mestiere, hanno già ricevuto offerte di lavoro dalla Ristorazione italiana, per quando avranno finito di scontare la loro pena.

Nel carcere viterbese di Mammagialla sono stati consegnati oggi gli attestati di partecipazione del corso per manutentori del verde. Nato dalla collaborazione tra gli uffici giudiziari cittadini e l’azienda agricola ‘Nello Lupori’ dell’Università della Tuscia che ha portato alla stipula di una convenzione nel 2020, il corso si è articolato in quattro moduli formativi organizzati in altrettante giornate, dedicate anche alla sicurezza. Prevista già una nuova edizione per la primavera del 2022. Nel corso della consegna degli attestati, uno dei detenuti giardinieri ha potuto raccontare l’esperienza fatta nel “Giardino della solidarietà”. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente ff. del Tribunale, il Procuratore capo, il Garante nazionale dei detenuti. Presente anche il Capo dell’Ispettorato generale del ministero della Giustizia, Maria Rosaria Covelli, già presidente del tribunale di Viterbo.

Domani pomeriggio, nella casa circondariale di Varese ci sarà la festa della primavera, momento pensato per favorire l’incontro fra padri e figli minori, che si terrà nello “spazio giallo”, dedicato tipicamente alla ricostituzione della famiglia del detenuto. L’evento, pensato dalla direttrice dell’istituto penitenziario, Carla Santandrea, e dal responsabile dell’area pedagogica, Domenico Grieco, inizia domani pomeriggio accogliendo mamme e bambini nei locali del carcere; momenti di intrattenimento per i più piccini, cui seguirà un rinfresco preparato dai detenuti con esperienza di panificazione e pasticceria. Questo incontro arriva a conclusione di un percorso che i detenuti padri hanno compiuto per un anno, alla ricerca delle modalità più adeguate per ricostituire e rinsaldare i legami genitoriali spezzati dalla detenzione.