Covid 19, gli interventi del Ministero negli Uffici giudiziari

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Mascherine, termoscanner, barriere “parafiato”, gel igienizzanti. Ma anche interventi di pulizia straordinaria, sanificazione e una decisa spinta sulla digitalizzazione. Sono vari gli interventi approntati dal Ministero della Giustizia per prevenire e contenere i rischi legati alla diffusione del Coronavirus negli uffici giudiziari. Importo complessivo, poco meno di 25 milioni di euro (24,8 per l’esattezza).

Una spesa che è stata in buona parte finanziata grazie al “fondo” di 31 milioni – aggiuntivo rispetto alle somme già in possesso di via Arenulache il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha ottenuto con il decreto ‘Rilancio’ e destinato proprio ad acquisti finalizzati alla prevenzione e al potenziamento della digitalizzazione.

Sistemi di misurazione della temperatura
In risposta ai singoli uffici giudiziari che hanno presentato richiesta, a partire da maggio il Ministero ha autorizzato una spesa di 478mila euro per dotarsi degli apposti strumenti di rilevazione della temperatura (termoscanner e termocamere). A questi, vanno aggiunti gli acquisti di importo inferiore a 5.000 euro (su cui gli uffici possono procedere autonomamente) e per i quali sono stati assegnati alle Corti di Appello e alle Procure Generali 1,7 milioni di euro, successivamente integrati con ulteriori 250mila euro. Per quanto riguarda le spese maggiori, si va dai 27mila euro per gli uffici giudiziari di Milano ai 61 mila euro per le strutture di Roma (Tribunale e Corte d’Appello) fino ai 75mila euro per Torino (uffici della città e distretto di Corte d’Appello) e ai 90 mila di Napoli. Più in generale, richieste per l’acquisto di termoscanner e termocamere sono giunte per gli uffici giudiziari di Bari, Perugia, Cagliari, Campobasso, Oristano, Nuoro, Bologna, Messina e Lecco.

Pulizia, sanificazione e igienizzazione dei luoghi di lavoro
Con l’assegnazione di fondi ordinari e straordinari, tutti gli Uffici giudiziari, in aggiunta ai contratti di fornitura del servizio di pulizia già in essere, sono stati autorizzati ad acquistare congrue quantità di disinfettanti chimici da utilizzare dopo l’applicazione dei normali prodotti di detersione.

Inoltre gli Uffici sono stati autorizzati a disporre, nei casi in cui è stato necessario, pulizie straordinarie utilizzando i fondi già messi a disposizione per le spese di minuta gestione di importo inferiore a 5mila euro (cd. spesa semplificata).

Le somme accreditate agli uffici giudiziari ai fini della realizzazione di interventi di pulizia straordinaria e sanificazione, compresi quelli riguardanti gli impianti di climatizzazione, ammontano a circa 14,8 milioni di euro.

Acquisto di materiale igienico-sanitario e dpi
I fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (mascherine facciali e gel disinfettante) e di materiale igienico-sanitario (disinfettanti chimici, prodotti per l’igiene e materiale di pulizia) utili per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19 assommano a circa 6 milioni di euro. In aggiunta all’ordinario materiale igienico sanitario, gli Uffici sono stati infatti autorizzati ad acquistare ulteriori prodotti di igienizzazione, di igiene e pulizia personale più specificamente mirati al contenimento del contagio, anche da mettere a disposizione del pubblico.

Restringendo lo sguardo agli uffici compresi nei principali distretti, le cifre stanziate per l’acquisto di materiale igienico e dispositivi di protezione individuale sono state: 800mila euro per Roma, 676mila euro per Milano e 594mila euro per Napoli.

Acquisto di altri beni mobili
Per l’acquisto di specifici dispositivi come le paratie “parafiato” in plexiglass, distanziatori, piantane per gel igienizzante, segnaletica e asciugamani elettrici è stata autorizzata, in aggiunta ai normali acquisti di beni mobili e attrezzature, una spesa pari a 2 milioni di euro. Di questi, 211 mila a Napoli, 173mila a Roma, 298mila a Milano.

Le assunzioni: personale amministrativo e magistratura
Nonostante il lockdown e la recrudescenza dell’epidemia da Covid-19, il Ministero ha proseguito nel suo programma di potenziamento del personale. Per affrontare le oggettive difficoltà determinate dalla situazione sanitaria gli uffici sono stati dotati di ulteriori risorse.

Sul versante del personale amministrativo, da febbraio a oggi, sono state assunte 1.164 unità, di cui 874 già in servizio. A questi si aggiungeranno a breve 290 assistenti giudiziari che hanno scelto la sede nei giorni scorsi. A settembre, inoltre, è stato bandito un concorso per 1.000 operatori giudiziari, le cui prove pratiche si terranno a breve.

Anche la magistratura ha beneficiato dell’immissione di nuove risorse: oltre all’ampliamento delle piante organiche dei magistrati degli uffici di primo e secondo grado con 422 unità, è stato preparato il progetto di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali, per creare una task force di supporto agli uffici del distretto con 176 magistrati in più.

Digitalizzazione e lavoro da remoto
Uno dei capitoli fondamentali del lavoro del Ministero della Giustizia in questi mesi è stato quello sulla digitalizzazione e sul potenziamento del lavoro da remoto. Dal mese di settembre sono in corso di distribuzione 16.900 pc portatili (comprensivi di schermo aggiuntivo e docking station, in modo da rendere il più comoda possibile la postazione di lavoro) per consentire al personale amministrativo degli uffici giudiziari in smart working di accedere da remoto ai registri di cancelleria. In questo caso la spesa – aggiuntiva rispetto ai 25 milioni spesi per la prevenzione da Covid in senso stretto – è stata di 13,9 milioni.