Covid, dal Ministero 20 milioni per dpi e materiale igienizzante

Palazzo del Ministero della Giustizia via Arenula Roma - Foto di Doriano Ciardo
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Un duplice sforzo volto a garantire la produttività di un settore nevralgico come quello della giustizia e la tutela della salute dei lavoratori. Questo l’obiettivo perseguito dal Ministero anche durante la cosiddetta fase 3 dell’emergenza Coronavirus. A evidenziare gli sforzi compiuti dal dicastero di via Arenula, una circolare firmata dal Capo del DOG (Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi), Barbara Fabbrini.

Consistenti gli investimenti del Ministero della Giustizia nella prevenzione sanitaria e nella sicurezza: sono stati erogati e spesi 20 milioni di euro per l’acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), materiale igienizzante, cartellonistica, paratie e strumenti di sanificazione. Siglati, inoltre, numerosi protocolli con le Regioni e le autorità sanitarie locali per screening sierologici per il personale, con un ulteriore innalzamento dell’attenzione nei confronti dei lavoratori del settore.

Questo, a fronte di un graduale ritorno del lavoro in presenza: dal 27,02% di personale presente negli uffici nel periodo tra il 24 febbraio e il 30 aprile, si è giunti al 71,33% al 31 luglio. Buona è stata la risposta anche nell’utilizzo di alcuni strumenti di flessibilità lavorativa: durante il mese di luglio il 21% circa del personale è stato incluso nella rotazione dei servizi e oltre il 70% degli uffici ha fatto ricorso all’orario flessibile.

Anche l’utilizzo delle strumentazioni per il lavoro da remoto messe a disposizione dal Ministero ha garantito importanti risultati, come testimoniano le 49.286 utenze abilitate sulla piattaforma Teams, i 27.078 accessi alla piattaforma e-learning dell’Amministrazione e i 9.782 utenti abilitati per gli applicativi da remoto.

Nella direzione di un imprescindibile miglioramento tecnologico va inquadrato l’impegno del Ministero a proseguire il potenziamento della digitalizzazione con l’ulteriore sviluppo degli applicativi in uso. Si stanno, inoltre, concludendo le operazioni di mappatura delle attività lavorative fruibili da remoto, nonché le procedure per l’acquisto di circa 19.000 pc portatili, di cui già 3.000 in consegna, che verranno progressivamente distribuiti sul territorio.

LEGGI QUI LA CIRCOLARE